AR: Revelant, edilizia regionale in ginocchio
(ACON) Trieste, 15 set - COM/CMC - "Il comparto dell'edilizia è
letteralmente in ginocchio. Dall'inizio della crisi, il Friuli
Venezia Giulia ha perso 1.200 aziende e 7.500 lavoratori, con un
saldo negativo di 700 unità solo nell'ultimo anno. Questi sono i
numeri veri, inutile cercare appigli e rivendicare meriti che non
esistono. La Giunta regionale non ha saputo dare risposte
adeguate alle necessità del settore, e ha usato malissimo le
risorse a disposizione".
Così Roberto Revelant, consigliere regionale di Autonomia
Responsabile, nell'invitare "la presidente e l'assessore Santoro
a ridimensionare gli annunci miracolistici e prendere coscienza
della realtà. La sensazione è che la Giunta regionale non abbia
la percezione di quanto delicato sia il momento: lo Stato metteva
a disposizione 200 milioni di euro per interventi di
"efficientamento energetico" sul patrimonio pubblico, perché la
Giunta non ha attinto a queste risorse? Perché la Regione non ha
sfruttato questa opportunità, utilizzando risorse proprie per
oltre 25 milioni per gli interventi programmati? Letteralmente
imbarazzante, ancora, la gestione dei milioni destinati al riuso
del materiale edilizio, zavorrato da ritardi amministrativi e
inghippi burocratici".
Ancora Revelant: "Cervellotiche le decisioni su politiche
abitative ed edilizia agevolata: il regolamento è stato
nuovamente modificato in Giunta, tradendo le aspettative delle
imprese. Infatti, l'importo dei lavori è stato abbassato da
30mila a 20mila euro, con un'applicazione retroattiva che,
probabilmente, verrebbe impugnata davanti a un ricorso e
addirittura sull'acquisto con contestuale recupero i soldi per le
imprese potrebbero limitarsi a poche migliaia di euro. Al danno,
si aggiunge la beffa: con il nuovo regolamento per esempio, la
Regione riconosce contributi a fondo perso fino all'assurda
incidenza del 90% per gli interventi di ristrutturazione. Una
vera e propria marchetta elettorale, che rappresenta uno sperpero
di denaro pubblico senza precedenti".
Secondo Revelant "alla ricca collezione di scelte illogiche, si
aggiunge l'intuizione di cancellare la vecchia legge Lenna, per
la quale nell'ultimo bando (anno 2015) sono state presentate
oltre 5.000 domande. Sarebbe stato ragionevole rifinanziare la
legge e apportare eventuali correttivi: viceversa, l'implacabile
Giunta Serracchiani ha preferito azzerare la legge, che aveva la
colpa di portare un nome poco gradito al Pd".
Il consigliere regionale di Autonomia Responsabile cala, infine,
il carico da undici: "Drammatici i risultati dell'edilizia
agevolata: nel 2007, erano state 6.811 le domande per l'acquisto,
costruzione e ristrutturazione della prima casa. Nel 2013,
nonostante la crisi, le domande erano 2.610. Per il 2017,
nonostante la pubblicità quotidiana su carta stampata, manifesti,
radio e social network siamo a 618 domande: proiettando il dato
su 12 mesi, restiamo al di sotto delle 1.000 unità. La presidente
Serracchiani è consapevole di quanto sia grave il quadro del
comparto edile affidato alle scelte devastanti del suo assessore?
Se la nave Italia non è affondata, i meriti sono di Mario Draghi,
presidente della Bce, che ha inondato con il Quantitative Easing
l'Europa per favorire gli investimenti, riuscendo a tenere a
galla anche il nostro Paese, comunque in coda tra tutti quelli
che crescono".