LN: Zilli, alloggi regalati agli immigrati con soldi pubblici
(ACON) Trieste, 19 set - COM/AB - "Dopo aver spalancato le
porte indiscriminatamente ai clandestini finanziando qualunque
tipo di iniziativa a loro favore, tornei di calcio e corsi di
teatro compresi, grazie a questo nuovo investimento a fondo perso
regaliamo anche alloggi agli immigrati: una iniziativa meramente
assistenziale, per altro profumatamente pagata con soldi
pubblici. Così facendo non se ne andranno mai più dai nostri
paesi, continuando a vivere sulle nostre spalle: il razzismo al
contrario ormai è una realtà".
Così Barbara Zilli, consigliera regionale della Lega Nord, dopo
il Question Time.
"Balza all'occhio, comunque, l'assenza di singoli comuni che
hanno presentato la domanda, unico vero elemento su cui
riflettere - dice Zilli. Poco valgono quindi le onorificenze che
il prefetto ha scelto di dare ai sindaci dell'accoglienza: oggi
conta più questo che lavorare per il futuro della propria
comunità".
A margine della discussione, anche una polemica con il presidente
del Consiglio regionale nel corso dell'intervento della
consigliera in Aula "adducendo - dice - una non ben motivata
violazione del regolamento consiliare per bloccare la mia
replica. È evidente che quando il Pd va in difficoltà, cerca con
tutti i mezzi di creare confusione istituzionale, distogliendo
l'attenzione dalla questione principale. Siamo ormai in campagna
elettorale".
"Ci saremmo aspettati comunque - continua Zilli in riferimento
all'interrogazione - che tutti questi soldi venissero investiti
in politiche per la famiglia, per le giovani coppie, per
migliorare le città e i paesi: il Pd invece - dice ancora Zilli -
preferisce investire a fondo perso in clandestini: una iniziativa
vergognosa".
"Serracchiani e i suoi si dimostrano per quello che sono -
conclude caustica Zilli - da un lato cercano disperatamente di
recuperare consenso scoprendo improvvisamente che gli immigrati
sono un problema e scrivendo letterine a Minniti, dall'altro si
approvano bandi per garantire loro uno stabile futuro. In realtà
sono proprio loro i primi sponsor di questa incontrollata
immigrazione".