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CR: relazione su inclusione attiva e sostegno al reddito (2)

19.09.2017
13:46
(ACON) Trieste, 19 set - CMC - Oltre 15.700 domande presentate, 14.102 nuclei familiari coinvolti, per un totale di 38.140 persone interessate. E ancora: 8.819 patti di inclusione stipulati e un importo liquidato di oltre 47,9 milioni di euro.

Sono i dati legati alle misure di inclusione attiva e di sostegno al reddito contemplate dalla legge regionale 15/2015, che Alessandro Colautti (AP), relatore in Aula per la III Commissione consiliare del documento elaborato dalla Giunta sul primo anno di applicazione delle disposizioni, ha portato all'attenzione del Consiglio regionale.

Spetta all'Aula infatti, così come disposto dalla legge, controllare l'attuazione delle norme e valutare l'efficacia dei risultati ottenuti nel contrastare l'esclusione sociale e lavorativa delle persone che non dispongono di un'adeguata fonte di reddito.

La relazione, che prende in esame il periodo 22 ottobre 2015 - 1 settembre 2016, evidenzia una domanda notevolmente superiore alle aspettative, rilevando come le situazioni di povertà e disagio siano concentrate prevalentemente nelle aree urbane. Prevalgono le famiglie con figli (57,5% del totale) e di queste l'85% ha almeno un figlio minorenne. Analizzando la cittadinanza del richiedente, prevalgono i nuclei di italiani su quelli di cittadinanza straniera. Al crescere della numerosità dei figli, prevale però la cittadinanza straniera: per il 60% dei nuclei familiari con 3 o più figli il richiedente è straniero. Rilevante è la quota di minori coinvolti, il 33% del totale dei componenti.

L'incidenza dei disoccupati risulta più significativa in Alto Friuli, nel Tarcentino e nell'Alto Isontino.

Nell'ampio dibattito la maggioranza ha espresso giudizio positivo sulla misura: nonostante l'avvio complesso sotto il profilo organizzativo, le norme hanno permesso di rispondere alle esigenze di tante persone e famiglie in difficoltà. Ci troviamo di fronte a una nuova politica sperimentale, certamente migliorabile, ma utile ed efficace, che in futuro dovrebbe diventare strutturale. Critiche invece le opposizioni, che hanno stigmatizzato ritardi e disservizi sotto il profilo organizzativo, criticando anche i meccanismi stessi di erogazione delle misure che penalizzano di fatto molte famiglie italiane, complice anche il meccanismo del modello ISEE.

Il dibattito, non ancora concluso, riprenderà alla ripresa dei lavori, alle 14.30.

(segue)

(foto, immagini tv)