Caen: int. Iacop assemblea Civex su ruolo Regioni nella Ue (2)
(ACON) Caen (Francia), 21 set - COM/AB - I lavori della Civex,
la Commissione cittadinanza, governance, affari istituzionali ed
esteri del Comitato delle Regioni dell'Unione europea, sono
proseguiti con gli approfondimenti sul ruolo delle Regioni e
degli Enti locali in chiave comunitaria.
Il presidente del Consiglio regionale del FVG Franco Iacop,
neoeletto vicepresidente della Civex, nel suo intervento ha messo
in evidenza come, nel suo discorso sullo stato dell'Unione, il
presidente della Commissione europea Juncker abbia sottolineato
come il momento sia propizio "per costruire un'Europa più unita,
più forte e più democratica per il 2025".
Iacop ha posto l'accento sul grande sforzo profuso dal Comitato
delle Regioni nel portare il contributo dei livelli regionali e
locali all'attenzione delle Istituzioni europee in spirito di
partenariato e collaborazione, attraverso l'approvazione di
pareri che continuano ad appoggiare con forza e condividere i
valori fondanti dell'Unione: solidarietà e rispetto dei diritti
umani, coesione territoriale, diritti sociali e dei lavoratori,
cooperazione decentrata.
Non si può pensare - ha sostenuto Iacop - che in una Unione di
oltre 500 milioni di cittadini quei valori e obiettivi possano
essere raggiunti solo con decisioni prese dall'alto, senza tener
conto delle preferenze e caratteristiche delle persone che vivono
in contesti differenti, senza il riconoscimento della dimensione
territoriale, del ruolo di cerniera degli eletti nelle
istituzioni regionali e locali.
La proposta di Juncker di istituire una task force che esamini in
maniera critica tutti gli ambiti di intervento per agire solo
quando vi sia un valore aggiunto europeo e il più vicino
possibile ai cittadini, prevede la partecipazione dei deputati
del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali, ma non dei
Parlamenti regionali e del Comitato delle regioni, nonostante il
ruolo di entrambi venga espressamente ricompreso nel Trattato di
Lisbona. Come membro della Calre, la Conferenza che riunisce i
presidenti dei Parlamenti regionali dell'Unione europea, ho
proposto al presidente Juan Pablo Duran Sanchez di inviare
formale richiesta al vicepresidente Timmermans a che la Calre sia
rappresentata all'interno dei questa task force e faremo la
stessa cosa per conto del Comitato delle Regioni.
Come italiano - così ancora Iacop - ho particolarmente apprezzato
il riconoscimento del presidente Juncker all'Italia, "che sta
salvando l'onore dell'Europa nel Mediterraneo". Mi permetto di
estendere questo plauso a tutte le autorità locali e regionali
che, una volta di più, sono in prima linea a garantire
accoglienza, viveri, presidio sanitario, istruzione.
Allo stesso modo, le istituzioni territoriali sono indispensabili
nella definizione di livelli e metodi di governo più appropriati
per collegare gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Unione
europea e delle Nazioni Unite a quelli delle comunità locali.
Esse sono sia beneficiarie che protagoniste delle politiche
designate ad affrontare i cambiamenti climatici, ad assicurare
produzione di energia sufficiente e sostenibile, oltre che a
proteggere i diritti sociali attraverso servizi forniti a livello
regionale e locale in un'economia che deve diventare sempre più
"circolare".
E lo stesso essenziale ruolo va loro riconosciuto nel valore
aggiunto costituito dalla cooperazione decentrata allo sviluppo.
A questo proposito il presidente Iacop ha richiamato, in
conclusione, l'iniziativa di Nicosia, che vede il Comitato delle
Regioni in cooperazione diretta con rappresentanti del livello
locale in paesi del sud del Mediterraneo per dare vere
prospettive a tutta una generazione.
(fine)