M5S: Frattolin, attività estrattive sconosciute a Giunta regionale
(ACON) Trieste, 21 set - COM/CMC - "La giunta Serracchiani non
conosce neppure l'attuale situazione delle attività estrattive in
corso nel Friuli Venezia Giulia".
Lo afferma Eleonora Frattolin, consigliere regionale del
MoVimento 5 Stelle.
"Il Piano regionale delle attività estrattive (Prae) previsto
dalla legge 12 del 2016 doveva essere approvato entro il luglio
del 2017 - prosegue Frattolin -. In Consiglio regionale alla
nostra precisa domanda diretta a conoscere quante attività
estrattive sono state e saranno autorizzate in deroga nelle more
dell'approvazione del Prae, l'assessore Sara Vito ha risposto che
le domande di ampliamento delle aree di cave autorizzate da parte
di soggetti che abbiano scavato almeno l'80% del volume previsto
dal provvedimento di autorizzazione sono: n. 0 autorizzazioni
rilasciate; n. 0 procedimenti in istruttoria".
Peccato - prosegue la consigliera nella nota - che tra le deroghe
della LR 12/2016 non vi siano solo le fattispecie di ampliamento
citate dall'assessore Vito, ma anche tutte le istanze la cui
istruttoria sia iniziata prima (anche di qualche ora) l'entrata
in vigore di ennesima riforma frettolosa del centrosinistra.
Infatti, consultando il portale Internet della Regione, risulta
che le procedure di Via relative a progetti di attività
estrattive concluse successivamente al luglio 2016 siano ben 8,
senza contare le procedure di proroga o le varianti non
sostanziali che non sono soggette a Via.
Quello però che stupisce non è il dato parziale fornito
dall'assessore Vito - generato più dalla solita necessità di
fornire un dato giornalisticamente clamoroso, che da un'attenta
verifica delle procedure sottese - ma soprattutto l'assenza di
conoscenza della reale situazione del territorio.
Nell'interrogazione infatti si chiedevano lumi anche sulla
ricognizione degli stati di fatto delle attività estrattive al 31
dicembre 2016 (previsto dall'art. 22 della medesima LR 12/2016) e
per cui l'Amministrazione regionale aveva chiesto a tutti i
cavatori di fornire la documentazione integrativa necessaria
entro giugno 2017.
"Nessuna informazione in ordine alla situazione in essere -
chiosa Frattolin - è stata pubblicata, né è dato modo di
conoscere quando il Prae sarà approvato (un discorso analogo vale
anche per il Piano regionale di tutela delle acque di cui non si
sa nulla dall'ottobre 2015), dati che molto probabilmente, a
questo punto, risultano sconosciuti anche dall'assessore
regionale competente".