M5S: Ussai, referente continuità assist.le, cambia regolamento
(ACON) Trieste, 22 set - COM/MPB - "Una volta c'era il
regolamento e in base a questo veniva scelto il responsabile da
una graduatoria. Ora invece pare che si scelga prima la persona e
poi i regolamenti le vengono "cuciti addosso". Sembra infatti che
il nome del nuovo referente per la continuità assistenziale ci
sia già, anche se i cittadini e gli operatori saranno gli ultimi
a saperlo. In attesa di rendere ufficiale la nomina, l'Azienda
Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste (AsuiTs) da poche
ore ha pubblicato, in sordina, il nuovo regolamento che cambia
totalmente i criteri di scelta, non premiando più l'affidabilità
data dall'anzianità di servizio, ma - piuttosto - gli ultimi
arrivati. Così almeno si evince dalle tempistiche e dalla
pubblicazione dei documenti".
A parlare è il consigliere regionale M5S Andrea Ussai, che
aggiunge:
"Eravamo già stati avvertiti che i nuovi metodi di selezione non
fossero proprio ortodossi ma eravamo convinti che i curricula e
le graduatorie rimanessero il principale criterio di selezione.
Fino a ieri, infatti, il "Regolamento Attività del Servizio di
Continuità Assistenziale" individuava la figura del referente tra
i medici titolari di incarico a tempo indeterminato, tra quelli
che avevano espresso una disponibilità a ricoprire quel ruolo,
elaborando la graduatoria aziendale sulla base del rapporto unico
e dell'anzianità di titolarità maturata nell'ambito dell'Azienda
sanitaria.
"Oggi tutto è cambiato. Il nuovo regolamento, reso pubblico ieri
sul sito della AsuiTs, all'articolo 5 istituisce la figura del
"Referente del servizio di continuità assistenziale", con
l'individuazione di un medico tra i titolari di incarico a tempo
indeterminato, selezionato dal direttore generale sulla base di
una terna di nomi trasmessa dalle organizzazioni sindacali
partecipanti al comitato aziendale ex art.23 Acn.
"Il nostro timore - conclude Ussai - è che i titoli per assumere
il coordinamento di un servizio così fondamentale per i cittadini
non siano più dati dall'attività svolta sul campo in molti anni
di lavoro, ma dal fatto di avere in tasca una ben precisa tessera
di partito".