FI: a Venzone conferenza programmatica sugli enti locali
(ACON) Trieste, 23 set - COM/AB - Quattro ore fitte di
interventi, testimonianze, proposte e idee alla conferenza
programmatica sugli enti locali promossa dal Gruppo di Forza
Italia in Consiglio regionale: protagonisti dell'incontro, i
tanti sindaci e amministratori locali azzurri che hanno gremito
la sala consiliare del municipio di Venzone, scelta di alto
significato per un luogo simbolo della rinascita del Friuli dalle
macerie del terremoto e di quel miracolo chiamato modello Friuli
i cui protagonisti sono stati proprio i sindaci.
Oltre trenta gli interventi di consiglieri regionali
amministratori, iscritti: assieme al capogruppo Riccardo
Riccardi, i consiglieri regionali Roberto Novelli, Mara Piccin,
Elio De Anna e Roberto Marin, l'on Sandra Savino e il
vicecoordinatore vicario Massimo Blasoni.
La linea uscita all'unanimità è una sola, come ricordato da
Riccardi: "la parola Uti deve scomparire dal vocabolario di
questa Regione, con due punti fermi, l'eliminazione
dell'obbligatorietà delle funzioni e la sospensione delle
penalizzazioni nei trasferimenti ai Comuni. La Giunta prenda atto
del fatto che questa riforma è fallita, a partire dalla risposta
data dalle comunità alle proposte di fusione tra comuni".
Le conclusioni sono state affidate ai relatori: la consigliera
Mara Piccin si è detta consapevole che correggere le riforme
della Giunta non sarà facile ma, ha aggiunto "noi siamo pronti e
siamo in grado di farlo".
Roberto Novelli, ha ribadito "il pieno appoggio alla candidatura
di Riccardo Riccardi alla presidenza della Regione, l'unico in
grado, per competenza e preparazione, di mettere mano alla
macchina regionale ridotta in questo stato dalla serie di errori
che sono stati fatti da una politica terrorista".
Sulla forza rappresentata dai tanti amministratori ha posto
l'accento il consigliere regionale di Grado Roberto Marin, che ha
individuato "nel progressivo abbassamento del livello della
politica il motivo del disastro che è sotto gli occhi di tutti".
Elio De Anna ha poi ripercorso il processo riformiste che ha
portato all'attuale disastro rappresentato dall'abolizione delle
Province, rifiutando l'approccio del colpo di spugna e
richiamando l'attenzione alla necessità di un programma chiaro di
correzione profonda e funzionale, così come dovrà accadere per la
sanità.