III Comm: audizione su tempi intervento soccorso sanitario
(ACON) Trieste, 26 set - CMC - Oscilla tra 1.600 e le 1.800 il
numero di chiamate che quotidianamente riceve il numero unico per
le emergenze Nue 112 attivato in Friuli Venezia Giulia a fine
marzo, seconda regione in Italia dopo la Lombardia ad allinearsi
alle direttive europee.
La media dei tempi di attesa per la risposta al cittadino è di
3,1 secondi, quello di gestione delle chiamate di circa 47
secondi, mentre 90 secondi è il tempo medio di inoltro della
chiamata.
I dati li ha forniti il direttore del Nue 112, Guglielmo Galasso,
chiamato assieme al direttore della Sala operativa regionale
emergenza sanitaria (Sores) Vittorio Antonaglia, al direttore
generale dell'Ente per la gestione accentrata dei servizi
condivisi (Egas) Massimo Romano e al direttore sanitario Michele
Chittaro, ad aggiornare i componenti dell'Ufficio di presidenza
della III Commissione sui tempi di intervento del soccorso
sanitario regionale.
L'effetto filtro del 112 - continua ancora Galasso - riesce a
diminuire del 25% il carico di lavoro del 118 e del 50% di Vigili
del fuoco e Forze dell'Ordine. I tempi di attesa si allungano in
caso di calamità naturali improvvise: in occasione del maltempo
del 10 agosto scorso, ad esempio, i tempi medi di attesa alla
risposta si sono allungati, ma una centrale unica per 112, 118 e
Protezione civile ha consentito di trarre vantaggi e attuare
sinergie inattuabili in passato.
Per quanto riguarda il Sores - riferisce ai consiglieri il
direttore Antonaglia - prendendo in esame il periodo 1° maggio -
31 agosto, sono circa 35 le chiamate che la sala operativa riceve
in media in un'ora. Il valore medio del tempo di risposta dalle
chiamate che pervengono dal Nue è di 17 secondi, l'intervista
telefonica condotta dall'operatore si esaurisce in 134 secondi. I
tempi medi di soccorso, cioè di intervento sul territorio, nei 4
mesi presi in esame e in tutta la regione (zone urbane ed extra
urbane) evidenziano come i codici bianchi abbiano tempo medio di
arrivo sul target di 45 minuti, i codici verdi di 28 minuti, i
gialli di 14-15 minuti e i rossi 12,3 minuti. Le missioni
extraurbane divise per provincia dimostrano che si riesce ad
arrivare nei tempi stabiliti dalle norme in tutta la regione,
mentre le missioni urbane evidenziano una tempistica migliore nel
goriziano, seguita da Trieste e Pordenone e ultima Udine.
L'abbondanza dei dati raccolti - spiega Antonaglia - è spunto di
importanti riflessioni tese a porre correttivi puntuali di tipo
operativo e a migliorare alcune criticità riscontrate.
All'esposizione dei dati sono seguite le osservazioni e le
domande dei consiglieri. Pustetto (Gruppo Misto) e Novelli (FI)
hanno chiesto maggiori approfondimenti sulla scelta di spostare
l'ambulanza da Cividale a San Pietro al Natisone, condizione che
avrebbe messo in difficoltà il servizio di pronto soccorso di
Cividale. Elena Bianchi (M5S) ha voluto sapere se ci sia la
volontà di accentrare a Palmanova anche altri centri operativi di
risposta di secondo livello, opportunità presa in esame per la
centrale dei Vigili del Fuoco, hanno riferito gli auditi, ma che
è stata bloccata a livello nazionale. Ussai (M5S) ha chiesto una
comparazione dei dati e delle tempistiche prima e dopo
l'attivazione della centrale unica, un paragone di difficile
attuazione - ha spiegato Chittaro - poiché sono profondamente
diversi gli strumenti con i quali sono stati registrati.
In chiusura l'assessore regionale Maria Sandra Telesca ha
ricordato come l'attivazione del Nue 112 sia stata la riposta a
disposizioni nazionali ed europee. I dati raccolti permettono di
misurare i risultati in un'ottica di assoluta trasparenza e il
sistema di monitoraggio avviato è in grado monitorare il percorso
intrapreso per il quale l'Esecutivo sta investendo anche in
termini economici: la delibera di approvazione dei Lea, ad
esempio, stanzia ulteriori 11 milioni di euro proprio nelle voci
emergenza-urgenza.
(immagini tv)