M5S: Sergo, Elettrodotto, scempio ambientale, aspetti nascosti
(ACON) Trieste, 29 set - COM/MPB - "Debora Serracchiani esulta
ancora una volta per l'elettrodotto Udine Ovest Redipuglia
ricordando l'accordo raggiunto con Terna nel 2013 e affermando
che non poteva fare nulla per non far realizzare questo scempio
ambientale. La presidente della Regione, come al solito,
dimentica qualche particolare".
A parlare è il consigliere regionale M5S Cristian Sergo che li
elenca.
"Il primo è che l'iter non si può ancora definire completato.
L'ultima parola, infatti, spetterà di nuovo alla magistratura e a
ottobre il Tar tornerà a occuparsi della vicenda.
"Il secondo riguarda la delibera di compatibilità ambientale da
lei firmata l'anno scorso che ha permesso al Consiglio dei
ministri di dare il via libera all'opera. Dopo i pareri
contrastanti del Ministero dell'Ambiente e del Ministero dei Beni
Culturali l'ago della bilancia è stato proprio il parere di
compatibilità ambientale rilasciato dalla giunta Serracchiani,
parere che nemmeno il centrodestra era riuscito a deliberare.
"Il terzo punto riguarda l'accordo stipulato da Serracchiani con
Terna nell'ottobre 2013 inerente le compensazioni territoriali.
Allora si stabilì che dovessero essere pari al 6% del preventivo
di spesa di Terna per la realizzazione della linea aerea e della
stazione elettrica di Santa Maria che nel 2013 ammontavano a 65
milioni di euro. Sulla base di queste vennero innalzate di
qualche migliaia di euro le somme spettanti ai comuni. La
presidente se ne deve essere dimenticata quando nel dicembre
scorso ha deliberato che le compensazioni rimanessero pari a 3,9
milioni di euro. Se avesse seguito la logica del 6% del costo
complessivo dell'opera avrebbe dovuto far riconoscere da parte di
Terna una cifra pari a 6,3 milioni, ovvero il 6% di quanto Terna
sostiene davanti ai giudici essere il costo dell'opera a seguito
delle numerose prescrizioni che si sono aggiunte nel tempo.
"Infine, la dimenticanza più grande. Debora Serracchiani finge di
non ricordare, ma lo facciamo noi volentieri, che al termine
dell'incontro dell'ottobre 2013 riteneva un ulteriore elemento
qualificante che l'elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia venisse
realizzato con pali di tipo ''monostelo'', di minore impatto
ambientale rispetto ai tradizionali tralicci. A distanza di 4
anni questa dichiarazione non viene più menzionata, probabilmente
perché, come da noi denunciato un mese fa, nel Piano
Paesaggistico in corso di approvazione si ritiene che quest'opera
impatti negativamente sul paesaggio in diverso modo: in termini
percettivi, estetici o visuali, nonché in termini di
riconoscimento identitario di luogo. Infatti, secondo il nuovo
Piano Paesaggistico i piloni di Terna risultano nettamente più
percepibili quali elementi "pieni", estranei in qualunque
contesto paesaggistico. Come la giunta Serracchiani abbia potuto
esprimere un parere favorevole di compatibilità ambientale a
quest'opera è impossibile da comprendere".