CR: presidente Iacop commemora Ivano Benvenuti (1)
(ACON) Trieste, 2 ott - AB - In apertura di seduta, il
presidente del Consiglio regionale Franco Iacop ha commemorato
Ivano Benvenuti, recentemente scomparso dopo una malattia che
l'aveva colpito due anni fa.
Ivano Benvenuti è stato sindaco di Gemona nel post terremoto e
Consigliere regionale della V e VI Legislatura, ha esordito Iacop
tratteggiando il suo percorso politico e sociale.
Si impegnò molto giovane nell'ambito della sua Comunità come
presidente della Pro Glemona negli stessi anni in cui iniziava
l'attività politica nella Democrazia Cristiana. Nel 1975 venne
eletto, a 32 anni, sindaco di Gemona e un anno dopo si trovò ad
affrontare il dramma del terremoto che il 6 maggio del 1976 rase
al suolo la cittadina, ferendo a morte il Friuli.
Allora, assieme a Benvenuti - ha ricordato Iacop - furono
catapultati in prima linea molti giovani amministratori, una
generazione di trentenni che aveva maturato una prima esperienza
politica e sociale nei partiti e nelle associazioni locali. Fu
allora che, dovendo affrontare le responsabilità più drammatiche
della ricostruzione, divenne un punto di riferimento in una
stagione di grandi difficoltà, che seppe affrontare con
straordinaria energia, caratterizzandosi come amministratore
pragmatico e decisionista.
Nel 1980 venne rieletto sindaco, un mandato che non portò a
termine perchè nel 1983 venne eletto consigliere regionale,
ricoprendo da subito l'incarico di presidente della Commissione
speciale per i problemi delle zone terremotate, un ruolo che
ereditò da Salvatore Varisco, altro esponente gemonese, al quale
era legato da grande amicizia. In quella veste seguì la
ricostruzione della cittadina e delle zone colpite dal sisma,
contribuendo alla redazione degli strumenti urbanistici comunali
e continuando ad assicurare agli Enti locali i fondi che
permisero di giungere alla fine degli anni '80 con una parte
consistente del patrimonio edilizio ricostruito. Rieletto nella
VI Legislatura, Ivano Benvenuti si occupò di lavoro,
cooperazione, agricoltura e artigianato entrando a far parte,
come assessore regionale, dell'Esecutivo guidato dal presidente
Biasutti. Fu anche presidente dell'Associazione Confcooperative
del FVG e del Consorzio industriale Cipaf, guidò la Sezione ANA
di Gemona fino all'insorgere della malattia, contribuendo alla
fondazione del Coro e della banda musicale alpina.
Il quarantesimo anniversario del terremoto - ha aggiunto Iacop -
ha rappresentato per lui e per molti altri protagonisti di allora
un momento di analisi dei modelli e delle
strategie di una rinascita che può essere raccontata come una
conquista collettiva, essendo stata il risultato di elevato
livello tecnico e culturale dei diversi attori della
ricostruzione. Ancor oggi i risultati conseguiti in Friuli
continuano a fare scuola in Italia e all'estero e il modello
organizzativo e gestionale della rinascita resta un'esperienza
straordinaria.
Benvenuti ha dato un apporto costante e concreto
nell'elaborazione del corpo normativo regionale, volto ad
affrontare e risolvere le tante criticità causate dal terremoto
che ebbe nella Commissione speciale, sotto la sua presidenza, un
luogo di confronto e di verifica tra tutti i Gruppi rappresentati
in Consiglio.
Conservò sempre la memoria della grande solidarietà ricevuta
dalla nostra gente e, in occasione dei terremoti successivi a
quello del Friuli, sentì il dovere di parlare della nostra
esperienza, per spronare e incoraggiare gli amministratori delle
Comunità colpite, sottolineando che dalle tragedie si può
rinascere. Un impegno, il suo, vissuto con rigore e dedizione
anche nei momenti più difficili, svolgendo fino in fondo
l'esercizio della responsabilità e dell'autonomia istituzionale
delle scelte, ascoltando la gente, difendendo l'identità e i
valori della sua terra e adottando un modo di essere nella vita e
nelle relazioni interpersonali che ha saputo coerentemente
portare avanti in tutta la sua lunga attività dentro e fuori
dalla politica.
Nelle riunioni preparatorie delle iniziative per ricordare i 40
anni del terremoto del 1976 propose alla sede nazionale dell'ANA
di Milano e alla Regione Friuli Venezia Giulia di realizzare il
raduno dei partecipanti ai Cantieri di lavoro degli Alpini in
congedo che, sorsero in Friuli per aiutare la popolazione
colpita. Una proposta che venne subito accolta e che si svolse
domenica 18 settembre 2016 nella sua Gemona.
Pur essendo malato da tempo, ha affrontato gli ultimi anni con
coraggio e determinazione, lasciandoci un ultimo contributo
scritto per il 40esimo anniversario del terremoto, inserito nella
pubblicazione curata dal Consiglio regionale assieme
all'Associazione dei consiglieri regionali, in cui ha saputo
documentare come dalla tragedia fossero cambiate le prospettive
di sviluppo del Friuli. Sottolineava sempre che non c'erano
modelli da copiare, bisognava inventare qualcosa: se era
impensabile passare dalle tende alle case, come si era creduto di
fare in un primo momento, riteneva che i dieci anni impiegati per
riparare e ricostruire buona parte del patrimonio danneggiato
fossero stati un tempo straordinariamente breve.
Ha vissuto con una grande soddisfazione il 6 maggio 2016: il
saluto in forma privata nel Duomo di Gemona del presidente della
Repubblica Sergio Mattarella, venuto in Friuli per testimoniare
ancora una volta la riconoscenza dell'Italia alla nostra gente
per l'esemplare opera di ricostruzione.
Alla moglie Anna e ai figli Matteo e Mara, presenti in Aula, il
presidente Iacop ha porto il cordoglio del Consiglio regionale.
E' stato quindi rispettato un minuto di silenzio.
Prima della seduta, il presidente Iacop aveva incontrato in forma
privata i familiari di Ivano Benvenuti - ai quali aveva donato la
medaglia coniata per il Consiglio regionale in occasione del 40°
del terremoto con la dicitura "1976-2016 identità e rinascita" -
che erano accompagnati dai sindaci di Gemona, Venzone, Montenars
e Tricesimo, e da Ivo Del Negro in rappresentanza
dell'Associazione consiglieri regionali e dell'Ana sezione Alto
Friuli.
(foto, immagini tv)
(segue)