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CR: ddl rifiuti ed economia circolare, relazione maggioranza (1)

03.10.2017
10:26
(ACON) Trieste, 3 ott - CMC - Il Consiglio regionale ha avviato i lavori prendendo in esame un disegno di legge della Giunta - al quale è abbinata una proposta di legge a firma M5S - sulla gestione dei rifiuti e l'economia circolare.

Un provvedimento che non solo aggiorna la disciplina della gestione dei rifiuti a trent'anni dall'emanazione delle ultime norme in materia, ma che introduce una nuova cornice di principi, in una ragionata sintesi tra orizzonti ideali e obiettivi concreti. In quest'ottica, Chiara Da Giau (Pd), relatore di maggioranza per l'Aula del disegno di legge sulla gestione dei rifiuti, cita prima tra tutte l'economia circolare, un'economia cioè pensata per potersi rigenerare da sola e in cui tutte le attività economiche, a partire dall'estrazione e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno, diventino risorse per qualcun altro.

Da questo principio emerge - per Da Giau - l'identità che la Regione vuole darsi: quella di una comunità alleata dove l'interesse e il benessere del singolo si avvalorano nel contesto di ciò che è perseguito come bene comune.

La consigliera di maggioranza ricorda poi come il dibattito e le audizioni svolte in Commissione abbiano consentito l'inserimento di ulteriori due aspetti significativi: l'introduzione del forum dell'economia circolare e l'impegno contro lo spreco alimentare e farmaceutico. Il primo è un ulteriore spazio di confronto che si affianca il tavolo permanente istituito per dare voce ai diversi portatori di interesse e ampliare il percorso partecipato. Codificando in legge l'impegno contro lo spreco alimentare e farmaceutico si è voluto invece riconoscere e mettere a sistema il valore delle buone prassi già avviate da volontari, associazioni e istituzioni locali.

L'articolato esplicita inoltre gli obiettivi in tema di riduzione della produzione di rifiuti, incenerimento e smaltimento in discarica, di ottimizzazione della raccolta differenziata e aumento del recupero con priorità al recupero di materia, in linea con quanto previsto dagli orientamenti comunitari e nazionali. Viene inoltre delineato un modello organizzativo capace di mettere in rete pubblico e privato, valorizzato lo strumento del Green public procurement, precisata l'attribuzione delle funzioni, definito l'insieme degli strumenti informativi regionali e il quadro della pianificazione a seguito del nuovo assetto istituzionale del settore.

(immagini tv)

(segue)