News


CR: ddl rifiuti ed economia circolare, i relatori di minoranza (2)

03.10.2017
10:46
(ACON) Trieste, 3 ott - RCM - Il disegno di legge n. 224 è un intervento organico sulla gestione dei rifiuti e rappresenta il superamento della legge regionale 30 del 1987, non più in sintonia con i disposti nazionali ed europei.

La riflessione è del primo relatore di minoranza, Alessandro Colautti (AP), al provvedimento a firma assessore Sara Vito su gestione dei rifiuti e principi di economia circolare all'attenzione dell'Aula.

Attraverso il riordino e l'aggiornamento - spiega ancora Colautti -, si punta a tradurre in obiettivi concreti i principi comunitari, propri anche della legislazione nazionale, in tema di prevenzione, riduzione della produzione e pericolosità dei rifiuti nell'ottica dell'economia circolare che considera i rifiuti non più solo in termini di smaltimento finale, ma soprattutto nella prospettiva del recupero, del riciclo, del reimpiego e del riutilizzo degli stessi. Però in realtà è una legge manifesto, evanescente, che rinvia tutto a successivi provvedimenti amministrativi generali della Regione.

Inoltre - prosegua il monito del relatore - la Giunta spazza via con abrogazioni a cascata aspetti della vecchia legge regionale che, a detta anche degli operatori di settore, forniscono certezze in una disciplina difficile e complessa.

Ecco che Colautti contesta il "decentramento di facciata mentre nella realtà si toglie ogni programmazione ai Comuni, fagocitando la Regione anche le più tipiche funzioni delle autonomie locali che avrebbero dovuto esercitare all'interno dell'Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti (Ausir)". E si appresta a presentare all'Aula degli emendamenti "per precisare meglio procedure e responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, in un quadro legislativo chiaro, senza tanti rinvii a regolamenti attuativi che nell'attesa della loro emanazione potrebbero portare al blocco delle attività".

A livello regionale - ha detto la seconda relatrice di minoranza, Eleonora Frattolin (M5S) -, alcuni Comuni hanno già dimostrato come sia possibile intraprendere un percorso virtuoso atto a scoraggiare lo smaltimento in discarica e favorire l'estensione della raccolta differenziata.

La consigliera, che aveva presentato una proposta di legge in Commissione sulla strategia "rifiuti zero", ha affermato che il testo dei pentastellati si distingueva per coraggio, concretezza ed effetto immediato nel raggiungimento di alcuni obiettivi, per contro il ddl della Giunta si limita a definire finalità e obiettivi generali, demandando i contenuti concreti alla pianificazione di settore, ovvero al Piano regionale di gestione dei rifiuti, ai Piani d'ambito o al Piano per l'amianto. Diventa quindi essenziale una rapida emanazione dei vari decreti, regolamenti e piani attuativi, per non vanificare il tutto - sottolinea la Frattolin -. Occorre ricordare, però, che siamo a fine legislatura e sarebbe stato il caso di mettere molti più punti fermi in legge, invece di lasciare quasi tutto a degli atti giuntali, modificabili facilmente a seconda di come tira il vento.

Da parte sua, fatta eccezione per le questioni in conflitto con la normativa statale, riproporrà tutto in Aula "anche quelle proposte coraggiose - ha chiosato - che si insinuano negli spazi di vuoto normativo lasciati per comodo dalla legislazione nazionale che spesso, quando si parla di ambiente o rifiuti, dimentica di recepire le giuste indicazioni europee".

Registrata la necessità di verificare alcuni emendamenti, i lavori sono stati sospesi per mezz'ora prima di dare corso al dibattito generale.

(immagini tv)

(segue)