M5S: ddl rifiuti ed economia circolare poco coraggioso e incisivo
(ACON) Trieste, 3 ott - COM/AB - "Abbiamo bocciato il ddl su
rifiuti ed economia circolare perché si tratta di un
provvedimento poco coraggioso, che contiene ancora delle
previsioni che ancora non condividiamo. I principi e le finalità
sono come sempre condivisibili, ma le azioni previste non sono
abbastanza incisive rispetto a quanto necessario oggi. Il disegno
di legge approvato dal Consiglio regionale non è certo la pietra
filosofale in grado di trasformare radicalmente la gestione dei
rifiuti nel Friuli Venezia Giulia. Ci vorranno ancora troppi anni
per riuscire a vedere qualche effetto concreto e purtroppo siamo
già in forte ritardo".
Eleonora Frattolin, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle,
motiva così il voto contrario espresso in Aula dai pentastellati.
"Troppe le previsioni per noi inaccettabili - aggiunge Frattolin
-: con questo ddl si ribadisce l'obbligo per i Comuni di entrare
nell'Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti (Ausir) per
esercitare in maniera associata le funzioni di gestione dei
rifiuti. Non sono previste poi sanzioni particolarmente incisive
per i trasgressori degli obblighi previsti dalla legge pur
essendo un settore molto delicato per la salute dei cittadini.
Inoltre questo provvedimento rimanda continuamente alla
pianificazione e alle norme attuative, alla faccia della
semplificazione normativa. Secondo noi - spiega la consigliera
pentastellata - la legge doveva prevedere più punti fermi, tenuto
conto soprattutto che siamo a fine legislatura e non si sa cosa
accadrà in futuro".
"Negativo poi il nostro giudizio in merito al recupero
energetico, che continua ad avere una impostazione che non
possiamo condividere. Il principio di responsabilità estesa del
produttore - spiega Frattolin - è appena accennato. Bisognava
invece stabilire precisi obblighi di assunzione di
responsabilità, mentre il provvedimento non dice nulla contro
l'obsolescenza programmata e non viene considerato l'impatto
cumulativo di diversi impianti sullo stesso territorio. Non da
ultimo speravamo che gli ultimi avvenimenti giudiziari, come il
sequestro degli impianti Enel-Cementir di Brindisi e Taranto,
rendessero le forze politiche presenti in Consiglio regionale più
sensibili alla questione della diluizione delle ceneri e delle
scorie da incenerimento nella produzione del cemento. Purtroppo
però è stato respinto il nostro emendamento che ne chiedeva il
divieto".
"Ad ogni modo siamo contenti di essere riusciti a contribuire a
migliorare il testo, anche in maniera significativa. Grazie ai
nostri contributi - sottolinea la consigliera del M5S - nel ddl
si parla di creazione di filiere del riutilizzo, di
riprogettazione e di riciclaggio. Idee mutuate dal nostro
emendamento sui distretti del riciclo. Inoltre è stata inserita,
oltre alla clausola valutativa della legge, la promozione della
sperimentazione sul vuoto a rendere recentemente approvato a
livello nazionale".
"Grazie a noi non possono essere previste deroghe ai limiti di
distanza dai centri abitati per le discariche di rifiuti
pericolosi, cosa particolarmente grave che invece era presente
nel testo approvato in Commissione. È prevista poi la sospensione
dell'autorizzazione in caso di reiterata violazione degli
obblighi di agevolare le ispezioni e fornire dati e documenti
richiesti nelle ispezioni. Infine siamo riusciti a far approvare
dall'Aula un ordine del giorno che impegna la Giunta a
rifinanziare in maniera significativa il capitolo per i centri
del riuso, in modo che - conclude Frattolin - si arrivi ad averne
almeno uno per ogni Uti".