FI: Novelli, rivedere l'elenco Coni delle discipline sportive
(ACON) Trieste, 4 ott - COM/RCM - "La Giunta regionale si
attivi presso il Consiglio nazionale del Coni affinché vi sia una
rivisitazione dell'elenco delle discipline sportive ammissibili
al Registro nazionale delle associazioni e delle società sportive
dilettantistiche (Asd) per evitare, solo in Friuli Venezia
Giulia, che 200 attività con oltre 10mila sportivi coinvolti
rischino di chiudere a partire dal primo gennaio 2018".
E' quanto chiede il consigliere regionale di Forza Italia Roberto
Novelli, che sulla questione ha presentato una mozione con gli
altri colleghi del Gruppo.
Il 14 febbraio scorso - rileva Novelli - il Coni ha individuato
384 discipline che, a oggi, possono validamente ritenersi
attività sportive dilettantistiche riconosciute. Un elenco che
esclude molti sport, nonostante gli evidenti risvolti motori, tra
cui ad esempio attività molto praticate come il pilates o il krav
maga. L'esclusione da detto elenco comporta l'impossibilità di
beneficiare della defiscalizzazione sui corrispettivi specifici,
con tutte le conseguenze legate al corretto inquadramento degli
operatori sotto il profilo lavoristico.
La nuova politica del Coni - ammette l'esponente di Forza Italia
- può essere dettata da una maggiore tutela dello sport visto che
in passato ci possono essere state alcune Asd fittizie, create
solo per godere dei benefici fiscali, ma i molti non possono
pagare per i pochi furbetti. Perciò è necessario che il Coni
riveda l'elenco, anche perché il diritto allo sport (sancito
anche dalla Carte europea dello sport per tutti) è una componente
essenziale della società moderna che può garantire sia il
benessere fisico sia psichico.
Come detto - conclude Novelli -, in FVG ci sono oltre 200 Asd che
non rientrano nell'elenco stilato dal Coni, quindi a rischio
chiusura dal 1 gennaio 2018, con oltre 10mila sportivi coinvolti.
Non possiamo permettere di perdere un numero così elevato di
associazioni sportive soltanto a causa di mere decisioni
burocratico-amministrative legate a cosa il Coni considera o non
considera sport, anche perché sarebbe un impoverimento per tutta
la nostra società.