Contrasto alle mafie: int. Iacop convegno Commissione antimafia
(ACON) Roma, 5 ott - COM/AB - Il contrasto alle mafie, gli
strumenti messi in campo dalle Istituzioni a livello nazionale e
regionale sono il filo conduttore di una giornata di studio e di
approfondimento organizzata a Roma, a palazzo Madama, dalla
Commissione parlamentare antimafia.
Ad aprire i lavori sono stati il presidente del Senato Pietro
Grasso e la presidente della Commissione parlamentare Rosy Bindi,
ai quali sono seguiti gli interventi dei governatori di Puglia,
Lombardia, Calabria, Liguria e Lazio.
Franco Iacop, presidente del Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia e Coordinatore della Conferenza delle Assemblee
legislative regionali, ha aperto la serie degli interventi
riservati ai Consigli regionali e ai parlamentari della
Commissione antimafia: per il FVG erano presenti anche i due
vicepresidenti Cargnelutti e Gabrovec e i consiglieri Sergo e
Zecchinon, relatori della legge regionale 21/2017 (che partiva da
una proposta di legge a firma M5S, approvata all'unanimità sia in
Commissione che in Aula), con cui la nostra regione si è dotata
di uno strumento legislativo per la prevenzione e il contrasto
dei fenomeni di criminalità organizzata e di stampo mafioso.
Iacop ha offerto alcuni elementi di valutazione nel solco di
quanto le Istituzioni sono chiamate a fare secondo i rispettivi
ordinamenti e negli ambiti di propria competenza. Il quadro
sinottico delle attività promosse dalle leggi regionali nel
merito del contrasto ai fenomeni connessi alla criminalità
organizzata - ha affermato - ci restituisce, alcune rilevanti
informazioni.
La prima è la capillarità nei territori delle attività messe in
campo per contrastare i fenomeni legati alle mafie; diversi sono
gli strumenti che sono stati individuati perché diverse sono le
modalità con cui si muove la criminalità organizzata nei contesti
socio-economici che le Regioni governano, tra i quali usura,
racket, estorsione, mafia, camorra, ndrangheta, sacra corona
unita, testimoni di giustizia, appalti, traffico di minori. Sul
fronte della prevenzione, invece, si sottolineano i concetti di
legalità, dovere, coscienza civile, memoria, trasparenza. A tale
riguardo è fortemente radicato l'impegno del legislatore
regionale, attraverso proprie Commissioni o Osservatori, a
monitorare costantemente i fenomeni legati alle mafie, in
particolar modo sul fronte delle attività illecite di carattere
economico, in piena collaborazione con le Istituzioni giudiziarie
e con le forze dell'ordine.
La seconda riguarda le campagne per la crescita di una coscienza
civile della legalità e della memoria, ossia tutte quelle
iniziative rivolte in particolar modo ai giovani e al mondo della
scuola.
Terzo e ultimo aspetto: in molti casi la legislazione regionale
si è evoluta adeguando gli ambiti di intervento allo svilupparsi
dei fenomeni criminali. Su questo punto sarebbe opportuno un
confronto e un aggiornamento con i Testi unici delle leggi in
vigore. E' una attività che va monitorata con molta attenzione -
ha sostenuto - poiché è fisiologicamente connessa al mutare degli
scenari di riferimento.
Iacop ha quindi messo in evidenza alcuni fenomeni che, a suo
giudizio, dovranno essere sempre più oggetto, nei prossimi anni,
di attività a carattere preventivo oltre che di tutela della
legalità e dei diritti civili: le attività criminali connesse al
traffico di esseri umani, soprattutto dei minori non
accompagnati, i fenomeni legati al gioco d'azzardo e al
riciclaggio di denaro, che impattano fortemente sui livelli
territoriali con profili e sfumature differenti.
Se la presidente Bindi è d'accordo - ha concluso il presidente
Iacop - potremmo promuovere un tavolo di lavoro con finalità di
studio che abbia lo scopo di armonizzare la legislazione
regionale. Da una parte ciò agevolerebbe una osmosi di strumenti
e misure in relazione al binomio legislazione statale e
legislazione regionale; dall'altra potrebbe condurre a
un'attività di manutenzione della legislazione regionale stessa,
con la messa in cantiere di Testi unici che si farebbero carico
di coordinare in modo efficace tutti gli strumenti che nel corso
degli anni sono stati messi in cantiere. Da ultimo, si potrebbe
rendere costante il dialogo tra il legislatore regionale e quello
nazionale promuovendo una giornata annuale di lavoro come quella
di oggi.
L'evento di oggi al Senato segue quello organizzato nel marzo di
due anni fa alla Camera dei deputati - alla presenza del
presidente della Repubblica - con il quale la Commissione
parlamentare d'inchiesta intende rafforzare il coinvolgimento dei
soggetti istituzionali impegnati nel contrasto al fenomeno
mafioso.
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