Morte Pressburger: Iacop, figura eclettica di grande sensibilità
(ACON) Trieste, 5 ott - AB - Con Giorgio Pressburger scompare
una delle figure più eclettiche del panorama culturale europeo,
testimone di un'epoca difficile e anche per questo dotato di
straordinaria sensibilità.
Lo ricorda così Franco Iacop, presidente del Consiglio regionale
del FVG, facendo riferimento proprio ai tragici momenti che ne
hanno segnato il suo cammino, non solo culturale: l'essere
sfuggito allo sterminio nazista - nato a Budapest nel 1937 da una
famiglia ebrea di ascendenza slovacca - e fuggito proprio da
Budapest all'indomani dell'invasione russa del 1956.
Una città che mai aveva dimenticato - ha aggiunto Iacop - se
pensiamo che tra gli incarichi che ebbe a ricoprire ci fu anche
quello di direttore dell'Istituto italiano di cultura della
capitale ungherese, alla quale si sentiva legato come a Trieste,
che lo aveva adottato e dove ha trascorso metà della sua vita.
Ma ciò che ha reso unico Pressburger - ha concluso Iacop
sottolineando il determinante contributo che seppe dare al
Mittelfest di Cividale - è che grazie al fatto di essersi
cimentato come scrittore, saggista, drammaturgo, regista, autore
di testi per teatro, radio e tv, apprezzata firma giornalistica,
e parlando sette lingue, può essere considerato uno dei più
cristallini esempi di cultura mitteleuropea.