AR: Santarossa, perdita Provincia Pordenone solo punta iceberg
(ACON) Trieste, 6 ott - COM/AB - "La Giunta Serracchiani sta
inopinatamente cancellando Pordenone dalla mappa geografica del
Friuli Venezia Giulia. Paradossalmente, la chiusura della
Provincia, che resta uno sfregio per il territorio, è solo la
punta dell'iceberg. Dalla Camera di commercio all'ospedale, dal
Tribunale al consorzio Cellina-Meduna, stiamo perdendo i gioielli
di famiglia. In pochi anni, il Pd ha fatto a pezzi un territorio
che si era conquistato sul campo la propria autonomia e
costituisce da sempre il motore economico della Regione.
L'unica nota lieta è che lo stillicidio sta per terminare: dal
prossimo anno cambia lo spartito, e sarà tutta un'altra musica.
Nel frattempo, confidiamo che le persone di buon senso del
centrosinistra cerchino di arginare questo declino quinquennale".
Per Valter Santarossa, consigliere regionale di Autonomia
Responsabile e referente regionale di Energie per l'Italia,
quella della provincia di Pordenone "è una situazione critica che
va aggravandosi giorno dopo giorno. La chiusura della Provincia è
un colpo pesantissimo dal punto di vista identitario, culturale e
simbolico, ma ha ripercussioni che rasentano il grottesco sul
piano squisitamente pratico: la missione punitiva della Giunta
Serracchiani contro il nostro territorio provoca un corto
circuito amministrativo cervellotico, che crea problemi surreali
anche nella compilazione di comunissimi moduli".
Ancora Santarossa: "Purtroppo, il caso delle Provincia è solo uno
dei tanti colpi di pennello imprecisi e grossolani di un quadro
di infimo valore: il rischio è che le più importanti competenze
del nostro Tribunale, quali le questioni fallimentari e le cause
legate al diritto di famiglia, vengano redistribuite tra Trieste
e Udine. Sulla Camera di commercio aspettiamo di capire quanto il
movimento dei Cittadini riuscirà a farsi valere per evitare che
Pordenone venga fagocitata da Udine. L'ospedale è una delle
grandi incompiute, sul consorzio siamo a una fase di impasse
preoccupante".
Chiude Santarossa: "Pordenone ha autorevoli rappresentanti in
giunta e in Consiglio regionale. Anche in vista della
Finanziaria, se ci sarà un'azione di lobby per il territorio,
sono pronto a sottoscriverla. Ma non bastano impegni generici,
serve un piano industriale applicato alla politica".