FI: Novelli, conoscere la verità sulla strage di Dacca
(ACON) Trieste, 9 ott - COM/AB - "Farsi promotore nei confronti
del Governo nazionale affinché siano fornite alle famiglie delle
vittime della strage di Dacca tutte le informazioni ufficiale
disponibili in merito alla strage, sollecitare la rogatoria
internazionale sul caso richiesta dal pubblico ministero
Francesco Scavo e richiedere al Consolato e all'Ambasciata del
Bangladesh lo stato dell'arte delle indagini e del processo a
carico degli imputati individuati".
E' quanto chiede il consigliere regionale di Forza Italia Roberto
Novelli, primo firmatario di una mozione presentata alla Giunta e
sottoscritta anche da altri colleghi.
"Il 1° luglio 2016 - ricorda Novelli - 9 italiani restarono
uccisi nell'attentato di Dacca in Bangladesh, dove vi furono in
totale 22 vittime. Cinque militanti armati irruppero nella sala
del ristorante Hotel Artisan Bakery all'ora di cena, prendendo in
ostaggio le persone presenti. Per molte ore i militanti tennero
in scacco le forze speciali liberando, fra l'altro, alcuni
ostaggi che avevano dato prova di conoscere il Corano. Tra le
vittime italiane vi erano anche i friulani Cristian Rossi e Marco
Tondat. Rossi, 47 anni, era un imprenditore nel settore
dell'abbigliamento e viveva a Feletto Umberto con la moglia
Stefania e due bimbe di appena 3 anni. Tondat, giovane
imprenditore di Cordovado, ha lasciato una bambina di 6 anni".
"La strage di Dacca è stata dimenticata in fretta: a oltre un
anno dall'accaduto, infatti, gli organi di stampa nazionali non
ne fanno più alcuna menzione e sono ancora poche le notizie circa
la dinamica dei fatti e le motivazioni dell'attentato. Una delle
poche cose emerse dalle autopsie effettuate sui corpi delle
vittime è che i nostri connazionali hanno subito torture e
mutilazioni, in quanto sono emersi tagli provocati da armi
affilate, probabilmente machete".
"E' necessario - conclude Novelli - che venga fatta finalmente
chiarezza sulle dinamiche e le motivazioni dell'attentato,
affinché i parenti delle vittime possano conoscere la verità
sugli ultimi istanti di vita dei loro cari e capire cosa sia
successo e cosa abbia spinto i terroristi ad agire con quelle
modalità".