IV Comm: audizione su valorizzazione edilizia stadio di Udine
(ACON) Trieste, 9 ott - AB - La valorizzazione edilizia dello
stadio di Udine, in particolare il progetto, le procedure
amministrative e le specifiche competenze, sono stati i temi
oggetto di un'audizione in IV Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Vittorino Boem (Pd), con il sindaco del
capoluogo friulano Furio Honsell, il direttore amministrativo
dell'Udinese Calcio Alberto Rigotto, alla presenza dell'assessore
Maria Grazia Santoro.
Ed è stata proprio l'esponente della Giunta a chiarire che la
legge Del Rio sull'impiantistica sportiva, recepita dalla
legislazione regionale, è una norma di compatibilità e di
accelerazione della procedura e riguarda la funzionalità e la
sicurezza delle strutture. La Regione, ha precisato, valuterà
quali sono le sue competenze in base ai contenuti del progetto.
A Udine, in materia di stadi calcistici e di partnership
pubblico/privata abbiamo fatto la storia, ha esordito il sindaco
Honsell. Prima la struttura ci costava un milione all'anno per
mantenerla conforme agli standard nazionali ed europei, ora
questo onere è della società Udinese calcio, che ha l'interesse
al suo utilizzo. A noi rimangono a disposizione una ventina di
giornate all'anno da utilizzare per concerti e altre iniziative
pubbliche e a noi bastano.
Abbiamo fatto i dovuti approfondimenti - ha aggiunto Honsell - e
siamo riusciti a individuare le modalità per tutelare tutti gli
aspetti importanti, l'interesse pubblico e la pubblica utilità su
tutti. Dopo la ristrutturazione dello stadio sono rimasti a
grezzo circa 16.000 metri quadri, che non vanno lasciati così ma
impiegati nel miglior modo possibile.
Il percorso che abbiamo messo in piedi - così ancora Honsell -
prevede una delibera della Giunta comunale che ha definito il
percorso; una conferenza dei servizi preliminare; la
presentazione della versione integrata del progetto; la
conferenza dei servizi definitiva, che ha la capacità
autorizzativa massima. Ma abbiamo anche chiesto un parere
all'ANAC, l'autorità nazionale anticorruzione, per avere il
massimo delle tutele.
Tra i paletti che sono stato messi, il sindaco di Udine ha
ricordato la superficie commerciale che non potrà superare il 20%
del totale, il rispetto di parametri quali sostenibilità
ambientale, risparmio energetico, riutilizzo dei materiali,
limitazione delle emissioni in atmosfera, la previsione di spazi
per la promozione del territorio, ma anche per il relax e il
tempo libero.
Le norme regionali del 2015 e del 2016 - ha quindi affermato
Rigotto - sono solari e indicano in modo chiaro il percorso da
intraprendere. L'auspicio è che quando vengono presentati
progetti importanti, innovativi, capaci di generare un positivo
impatto, si entri subito nel merito dei contenuti, così da poter
mettere a frutto nei tempi più brevi possibili i soldi che i
privati decidono di investire.
(immagini tv)