FI: Piccin, strategia aziendale Insiel non soddisfacente
(ACON) Trieste, 10 ott - COM/AB - "È evidente che la strategia
portata avanti in questa legislatura da Insiel non può essere
soddisfacente".
Questo il commento di Mara Piccin, consigliere regionale di Forza
Italia, a seguito all'audizione del presidente di Insiel in I
Commissione consiliare.
"Una società - spiega la consigliera forzista - che ha 663
dipendenti per un costo annuo di 43,6 milioni, quando l'omologa
società della Lombardia conta 463 dipendenti e un costo di 31,7
milioni, dovrebbe avere altri risultati rispetto alla
progettazione di una app che permette di vedere gli orari di
apertura delle farmacie, già consultabili da diversi anni su
Google, o di chiamare il 112, per il quale basta premere tre
tasti".
La consigliera azzurra continua: "Nella home page di Insiel
troviamo i "numeri che contano": 2.600 km di cavi di fibra
ottica, 26.000 caselle e-mail gestite, 1925 server virtuali e 207
Comuni in convenzione. Quando la fibra non è ancora presente in
alcune zone semicentrali dei capoluoghi di Provincia, la regione
utilizza Outlook della Microsoft per le mail e non tutti i Comuni
della Regione sono in convenzione con Insiel. Sui servizi si
registrano i diversi blackout del NUE e le difficoltà con le
piattaforme web per la richiesta di contributi regionali che
hanno dovuto far intervenire anche il Consiglio regionale in via
legislativa per riaprire i termini di un bando, a detta
dell'assessore, per le difficoltà derivanti dalla nuova modalità
di richiesta online".
La consigliera pordenonese conclude: "Il passaggio di Insiel da
software house a service provider e system integrator non era
sicuramente una facile transizione. È evidente però che, nel
2017, nell'era delle app gratuite una nuova vision dovrà guidare
la società verso una maggiore efficienza".