AP: Colautti, stadio Udine, impegno a vigilare spazi in concessione
(ACON) Trieste, 13 ott - COM/AB - "Una richiesta di audizione
che poggiava su base solide, poiché sono emerse informazioni
aggiuntive importanti, per esempio l'invio all'Anac, l'Autorità
anti-corruzione, dell'intero dossier da parte del Comune di Udine
per la validazione delle procedure e l'impegno da parte della
Regione a essere presente a tutte le Conferenze di servizi
riguardanti l'utilizzo degli spazi compresi nello stadio da parte
della società che l'ha avuto in concessione dal Comune per i
prossimi 99 anni".
Il capogruppo di Alternativa Popolare in Consiglio regionale,
Alessandro Colautti, commenta così l'esito dell'audizione in IV
Commissione di lunedì scorso, che aveva richiesto per
approfondite le problematiche legate alla concessione d'uso quasi
centenaria dello stadio di Udine.
"L'obiettivo era ben preciso ed è stato centrato: far emergere il
ruolo che la Regione ha e deve avere in una partita così
importante - sottolinea Colautti. E non solo nella procedura che
ha portato alla concessione e alla modalità di utilizzo degli
spazi annessi allo stadio, ma il ruolo che la Regione deve avere
anche rispetto agli sviluppi della concessione che potranno
esserci nel tempo".
In sostanza, sostiene Colautti, "non è pensabile dare la
concessione e poi disinteressarsene per il resto della sua
durata, poiché area e stadio restano sempre un bene pubblico".
Nello specifico Colautti, che ha chiesto l'audizione insieme al
collega di FI Riccardo Riccardi, ha voluto verificare la modalità
con cui in Friuli Venezia Giulia si applica la legge Delrio -
quella sull'impiantistica sportiva recepita dalla legislazione
regionale - poiché "è una norma che lascia margini di
discrezionalità", ha sottolineato Colautti. Inoltre, sugli
aspetti di sviluppo commerciale dell'area dello stadio di Udine
ha inteso chiarire "la necessità che la Regione valuti se
sussistono esigenze di autorizzazione che le competono".
Da qui l'impegno della Regione, presente con l'assessore alle
Infrastrutture Mariagrazia Santoro, "a valutare quali siano le
competenze dell'ente in base ai contenuti del progetto" e a
essere realmente presente, come per altro è previsto, alla
Conferenza dei servizi quando dovranno essere valutate le
autorizzazioni necessarie.