AR: Tondo, sul Porto Franco no alle guerre tra Trieste e Friuli
(ACON) Trieste, 19 ott - COM/CMC - "Azzeramento delle
complicazioni doganali. Tempi di smistamento delle merci ridotti.
Operatività accelerata. Un regime fiscale unico. Centralità del
nostro territorio negli scambi commerciali internazionali. Il
Porto Franco di Trieste è una straordinaria opportunità per tutto
il Friuli Venezia Giulia. Applicando il decreto legislativo
129/2014 sulla fiscalità di sviluppo, la classe politica
regionale potrebbe finalmente dare sostanza alle potenzialità del
Porto Franco, garantendo contestualmente vantaggi a tutto il
territorio regionale, a iniziare dagli Interporti e dalle
strutture direttamente connesse con il Porto. Si delineano
opportunità enormi. In questo quadro, è sorprendente che il
vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello riesca a ventilare
l'ipotesi che il Porto Franco diventi un limite per la Regione.
Sono sicuro che Bolzonello abbia compreso le reali potenzialità
del Porto Franco, ma sarebbe auspicabile che spiegasse meglio le
posizioni della Giunta".
Secondo Renzo Tondo, capogruppo di Autonomia Responsabile in
Consiglio regionale, "abbiamo tra le mani una materia molto
delicata, ma altrettanto preziosa. Il Porto Franco può finalmente
affrancare Trieste dallo stereotipo di "bella addormentata nel
porto".
Contestualmente, utilizzando strumenti normativi che fanno parte
del nostro bagaglio di autonomia, dal Porto possono essere estese
misure molto vantaggiose per altre strutture del Friuli. Di
fatto, Trieste e il Friuli diventano oggetto delle attenzioni di
tutte le grandi imprese che intendano commercializzare con
l'estero. Ditte di tutti i Paesi si metteranno in fila per
arrivare qui, e la politica deve capitalizzare questa situazione,
garantendo risvolti positivi per tutti. Dobbiamo lavorare per
tradurre in atto le potenzialità che abbiamo, non alzare muri o
restare paralizzati per la paura di non essere in grado di
guidare gli sviluppi della vicenda".
Chiude Tondo: "Sergio Bolzonello è stato tra gli assessori più
leali e aperti al confronto in questa legislatura. Sono convinto
che ci saranno tempi e modi per confrontarci sul Porto, che è un
patrimonio di tutti, e che non possiamo dilapidare. Evitiamo
baruffe chiozzotte, perché sarebbe imperdonabile sacrificare il
Porto sull'altare delle piccole convenienze di cacciatori di
preferenze".