Lussemburgo: Iacop a terminal scambio merci, futuro per Porto TS
(ACON) Lussemburgo, 20 ott - COM/AB - In Lussemburgo per una
missione istituzionale, il presidente del Consiglio regionale del
FVG Franco Iacop è stato accolto da alcuni rappresentanti
dell'Eraple, l'Ente regionale Acli per i problemi dei lavoratori
emigrati, assieme ai quali ha visitato la piattaforma multimodale
di Bettembourg-Dudelange, importante terminal di scambio merci
nel cuore dell'Europa.
Inaugurato lo scorso 7 luglio, il nuovo terminal sorge su una
superficie di 33 ettari e ha sei binari, quattro per il trasporto
combinato strada-rotaia non accompagnato e due per l'autostrada
viaggiante (con sistema di carico e scarico Modalhor), tutti
lunghi 700 metri, serviti da due gru a portale con portata di 45
tonnellate e tre reach Staker. Con la sua capacità annuale di
300mila container e altrettanti veicoli industriali, il terminal
di Bettembourg-Dudelange ambisce a diventare uno dei nodi europei
più importanti nel trasporto intermodale, aprendo nuove
connessioni verso l'Europa.
Uno dei porti con i quali il Lussemburgo vuole intessere nuovi e
più forti rapporti è proprio quello di Trieste, da qui la visita
del presidente Iacop e della delegazione dell'Eraple, Ente che ha
tra i suoi scopi anche quello di promuovere incontri atti a
favorire la massima occupazione dei corregionali all'estero.
"Al porto di Trieste stiamo lavorando per allungare i binari dai
550 metri attuali e portarli ai 700, proprio come quelli della
piattaforma. Questa visita - ha dichiarato Iacop - ci dà lo
stimolo per migliorare e ammodernare la nostra tecnologia e
implementare i rapporti con le nuove piattaforme. A questo
proposito abbiamo già invitato la dirigenza di CFL Multimodal a
farci visita in Friuli Venezia Giulia".
Invito subito accolto da Barbara Chevalier, direttore di
strategia di CFL Multimodal, che ha approfittato della visita
della delegazione del Friuli Venezia Giulia per ribadire "la
volontà di rafforzare la convenzione con il porto di Trieste,
autentica porta verso l'Europa dell'Est".
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