CR: disegno di legge su CAI-FVG, relazione unica (2)
(ACON) Trieste, 24 ott - CMC - Semplificare le procedure di
gestione e di realizzazione delle strutture, ridurre il numero di
soggetti e di organi coinvolti. Con questo obiettivo, il disegno
di legge della Giunta sul ruolo del Comitato direttivo del Club
Alpino italiano del Friuli Venezia Giulia e la valorizzazione
delle strutture alpine italiane, interviene sulla disciplina
vigente, ritenuta di incerta interpretazione e di difficile
applicazione, recependo e in parte abrogando la vecchia normativa.
Il provvedimento all'esame del Consiglio regionale - ha
evidenziato Giulio Lauri (Sel-FVG), relatore unico per l'Aula -
agisce sia nell'articolazione dei compiti e delle funzioni del
Comitato, sia nella definizione delle strutture alpine regionali,
riconoscendo al Club Alpino Italiano del Friuli Venezia Giulia
(CAI-FVG) un ruolo centrale, di principale organo tecnico di
consulenza e coordinamento delle iniziative di sviluppo,
sostegno, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio naturale
paesaggistico e turistico delle zone montane.
Fra le strutture alpine regionali, il ddl introduce la nuova
definizione di "sentieri turistici" accanto a quelli
escursionistico, alpinistico e alle vie ferrate e attrezzate, già
presenti nella precedente normativa, con la possibile distinzione
in "sentieri storici" e "sentieri tematici" a scopo
didattico-formativo. Compaiono poi gli itinerari cicloturistici
alpini, prendendo atto per la prima volta di una nuova modalità
di percorrenza dell'ambiente montano e ampliando al tempo stesso
sia la platea di chi lo frequenta che le esigenze di manutenzione
dei percorsi utilizzati.
Al CAI-FVG sono attribuiti i compiti di provvedere a una serie di
attività inerenti la diffusione della conoscenza sulla montagna,
la manutenzione e la realizzazione delle strutture dirette
all'ambiente montano, all'escursionismo e sulla sicurezza. Il
Club Alpino Italiano del Friuli Venezia Giulia diviene promotore
di iniziative alpinistiche, speleologiche, escursionistiche,
scientifiche e didattiche, oltre che occuparsi della manutenzione
della segnaletica delle strutture, dei rifugi e dei bivacchi
d'alta quota.
Sempre nell'ottica di una maggiore semplificazione viene prevista
una procedura più snella in base alla quale il CAI-FVG, entro il
31 ottobre di ogni anno, sottopone all'approvazione
dell'Amministrazione regionale il programma di interventi per
l'anno successivo che potrà essere finanziato dalla Regione con
contributi secondo criteri e modalità previsti da un apposito
Regolamento.
(foto, immagini tv)
(segue)