M5S: Bianchi, permane la logica delle poste puntuali
(ACON) Trieste, 24 ott - COM/RCM - È forte la delusione della
consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Elena Bianchi, dopo
la bocciatura della proposta di legge n. 176 in materia di
bilancio e presentata dal suo gruppo già un anno fa, ma discussa
solo questa mattina dall'Aula.
"Non c'è niente da fare - afferma la Bianchi -, centrosinistra e
centrodestra non vogliono privarsi delle poste puntuali. Con la
nostra proposta di legge volevamo passare dal procedimento
legislativo attuale, che purtroppo continua a tollerare il
frequente ricorso alle contribuzioni puntuali, a una legislazione
per obiettivi, fondata su principi di imparzialità e di
eguaglianza. Proposta ovviamente bocciata dai politici di
professione, che preferiscono avere le mani libere in vista della
prossima legge di stabilità, una manovra, l'ultima di questa
legislatura, che ci aspettiamo smaccatamente elettorale.
"A dicembre via libera, quindi, alle famigerate poste puntuali
grazie alle quali i singoli consiglieri regionali potranno
ottenere finanziamenti ad hoc per associazioni, parrocchie,
Comuni, luoghi di culto da ristrutturare, etc. Una pratica odiosa
- aggiunge la Bianchi - che però centrodestra e centrosinistra
ritengono indispensabile. In Friuli Venezia Giulia non si può
riaffermare il rispetto del criterio della generalità delle
autorizzazioni legislative previste dagli strumenti di
programmazione finanziaria e dalle altre leggi, che devono
limitarsi a determinarne finalità e oggetto della spesa, senza
individuare uno specifico beneficiario.
"In questa regione, non si può stabilire che ogni spesa debba
avvenire nella successiva fase amministrativa a opera degli
organismi deputati e nel rispetto del principio di distinzione
tra funzioni di indirizzo politico e attività di gestione. Qui
non si vuole garantire l'imparzialità dell'assegnazione di
contributi e finanziamenti a soggetti pubblici e privati mediante
procedure concorsuali o bandi.
"Molto meglio sprecare risorse pubbliche per permettere al
singolo politico di coltivarsi il proprio orticello elettorale.
Una logica - conclude la consigliera pentastellata - che il
MoVimento 5 Stelle spazzerà via quando sarà al governo del Friuli
Venezia Giulia".