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CR: ddl contabilità, relatrice di minoranza Piccin (3)

25.10.2017
12:43
(ACON) Trieste, 25 ott - RCM - Siamo di fronte a un disegno di legge di variazione di bilancio di maggiore rilevanza politica rispetto all'analogo provvedimento votato lo scorso anno in quanto questa è l'ultima occasione, per l'attuale maggioranza, di allocare risorse per interventi che possono essere perfezionati per realizzare il programma di governo presentato ai cittadini e riconoscendo alla prossima legge di stabilità 2018 valore più elettorale che programmatico, se non addirittura testamentario.

Così la relatrice di minoranza Mara Piccin (FI) sul ddl n. 230 in materia di programmazione e contabilità.

La versione approvata dalla I Commissione consiliare - ha proseguito la Piccin -, reca variazioni per circa 28 milioni di euro. L'anno scorso, circa 97 milioni furono riallocati con analogo provvedimento; nonostante ciò il Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2016, nel suo Allegato n. 10, ha riportato un avanzo di competenza/fondo di cassa per oltre 656 milioni, circa il 10% del totale delle entrate dell'esercizio. Senza pretendere di avere la soluzione all'endemico problema dell'avanzo, è di tutta evidenza che l'emanazione di qualche regolamento attuativo in più delle leggi regionali di settore, e soprattutto della legge di stabilità, sicuramente aiuterebbe l'Amministrazione regionale nell'impegnare una quota più elevata di risorse.

A detta della relatrice, se il ritardo nell'emanazione di regolamenti per alcuni interventi è comune a tutti i colori politici che hanno governato la Regione, persistere nella riapertura di termini o nell'inserire deroghe e ritocchi significa solo due cose: che si devono aiutare situazioni particolari, nascondendosi dietro la modifica di norme generali; una incapacità dell'amministrazione regionale a elaborare regolamenti, avvisi o bandi che siano e dunque si rende necessario l'aggiustamento normativo.

Passando al contenuto del provvedimento, la Piccin ha evidenziato che quasi il 40% delle risorse riallocate sono prelevate dalla missione "Assetto del territorio ed edilizia abitativa", a confermare le difficoltà di impegno in questo settore, per essere stanziate a favore della missione "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia", inoltre circa 6 milioni sono spostati da "Sviluppo economico e competitività" a "Turismo", mentre altrettante risorse rientrano nella voce di spesa del "Debito pubblico" per i depositi dei mutui delle Provincie.

Infine, ha rilevato un'anomalia del disegno di legge, ibrido tra omnibus e assestamento-bis. In conclusione Forza Italia, anche considerando gli emendamenti depositati e il raddoppio delle poste iniziali, si riserva di decidere il proprio voto finale sulla base dell'andamento dell'esame in Aula.

(immagini tv)

(segue)