CR: ddl contabilità, relatrice di minoranza Piccin (3)
(ACON) Trieste, 25 ott - RCM - Siamo di fronte a un disegno di
legge di variazione di bilancio di maggiore rilevanza politica
rispetto all'analogo provvedimento votato lo scorso anno in
quanto questa è l'ultima occasione, per l'attuale maggioranza, di
allocare risorse per interventi che possono essere perfezionati
per realizzare il programma di governo presentato ai cittadini e
riconoscendo alla prossima legge di stabilità 2018 valore più
elettorale che programmatico, se non addirittura testamentario.
Così la relatrice di minoranza Mara Piccin (FI) sul ddl n. 230 in
materia di programmazione e contabilità.
La versione approvata dalla I Commissione consiliare - ha
proseguito la Piccin -, reca variazioni per circa 28 milioni di
euro. L'anno scorso, circa 97 milioni furono riallocati con
analogo provvedimento; nonostante ciò il Rendiconto generale
della Regione per l'esercizio finanziario 2016, nel suo Allegato
n. 10, ha riportato un avanzo di competenza/fondo di cassa per
oltre 656 milioni, circa il 10% del totale delle entrate
dell'esercizio. Senza pretendere di avere la soluzione
all'endemico problema dell'avanzo, è di tutta evidenza che
l'emanazione di qualche regolamento attuativo in più delle leggi
regionali di settore, e soprattutto della legge di stabilità,
sicuramente aiuterebbe l'Amministrazione regionale nell'impegnare
una quota più elevata di risorse.
A detta della relatrice, se il ritardo nell'emanazione di
regolamenti per alcuni interventi è comune a tutti i colori
politici che hanno governato la Regione, persistere nella
riapertura di termini o nell'inserire deroghe e ritocchi
significa solo due cose: che si devono aiutare situazioni
particolari, nascondendosi dietro la modifica di norme generali;
una incapacità dell'amministrazione regionale a elaborare
regolamenti, avvisi o bandi che siano e dunque si rende
necessario l'aggiustamento normativo.
Passando al contenuto del provvedimento, la Piccin ha evidenziato
che quasi il 40% delle risorse riallocate sono prelevate dalla
missione "Assetto del territorio ed edilizia abitativa", a
confermare le difficoltà di impegno in questo settore, per essere
stanziate a favore della missione "Diritti sociali, politiche
sociali e famiglia", inoltre circa 6 milioni sono spostati da
"Sviluppo economico e competitività" a "Turismo", mentre
altrettante risorse rientrano nella voce di spesa del "Debito
pubblico" per i depositi dei mutui delle Provincie.
Infine, ha rilevato un'anomalia del disegno di legge, ibrido tra
omnibus e assestamento-bis. In conclusione Forza Italia, anche
considerando gli emendamenti depositati e il raddoppio delle
poste iniziali, si riserva di decidere il proprio voto finale
sulla base dell'andamento dell'esame in Aula.
(immagini tv)
(segue)