LN-FdI/AN: ripensare la specialità soprattutto in chiave fiscale
(ACON) Trieste, 2 nov - COM/AB - "La specialità del Friuli
Venezia Giulia va ripensata soprattutto in chiave fiscale: non
c'è autonomia politica senza un'autentica autonomia tributaria,
ed è per questo che oggi abbiamo presentato la mozione che
rappresenta un contributo imprescindibile per la programmazione
politica del centrodestra".
E' questo in sintesi quanto esposto a Udine dai consiglieri
regionali Barbara Zilli (LN) e da Luca Ciriani (FdI/AN), in
occasione della presentazione della mozione "Sia fatta la
Specialità del Friuli Venezia Giulia".
All'indomani dei referendum sull'autonomia di Lombardia e Veneto
- dicono i due consiglieri - noi siamo convinti che concedere
pari autonomia alle Regioni funga da innesco per una spirale di
concorrenza virtuosa che porti ogni Regione a fare del suo meglio
per valorizzare le proprie peculiarità territoriali. E' giunto il
momento di dare seguito a quel regionalismo differenziato che già
i padri costituenti avevano avuto l'intuizione di inserire in
Costituzione".
"Si può amministrare meglio spendendo meno - continuano Zilli e
Ciriani: l'autonomia deve essere anche tributaria, altrimenti
rimane un guscio vuoto. Attualmente la leva fiscale è molto
rigida: è su questo punto che va modificato il paradigma".
"L'autonomia - continuano Zilli e Ciriani - deve continuare a
essere certezza delle entrate e deve tradursi nella possibilità
di agire incisivamente sul sistema dei tributi, propri o
modulando concretamente le tasse statali, senza limitazioni
dettate da apparenti esigenze emergenziali. Citiamo solo un caso,
la questione dell'extragettito Imu: è l'esempio lampante di uno
Stato che non può sempre pretendere risorse dagli enti locali. La
Consulta ha chiarito un principio dirompente: le entrate proprie
degli enti locali non possono essere dirottate nelle casse
statali adducendo motivazioni apparenti. Anche su questa partita
la Giunta ha perso il filo, perché si tratta di risorse che
spettano di diritto ai Comuni ma che sembrano ancora ben lontani
dall'essere loro accreditate".
"La questione fiscale è ancora più significativa se pensiamo alla
posizione geografica della nostra regione, confinante con Austria
e Slovenia ed esposta ai Paesi dell'Europa orientale, che
oggettivamente seguono logiche fiscali o burocratiche più
favorevoli per le imprese. La soluzione per favorire la
concorrenza virtuosa e finalizzata allo sviluppo sta nella
gestione delle proprie entrate con responsabilità. Questo lo
spirito, rimasto lettera morta, della fiscalità di vantaggio
introdotta nella finanziaria del 2011".
"La nostra mozione - concludono - risponde in modo definitivo
anche a chi, come la presidente Serracchiani, giunge addirittura
ad affermare che l'autonomia delle Regioni può stare in piedi
anche senza risorse finanziarie; è altresì una sfida a realizzare
un autentico regionalismo differenziato, nell'ottica di una
complessiva rivisitazione dell'intero sistema costituzionale in
chiave federale."