AR: Tondo, proposta per 5 Uti, una per Alpi friulane e dolomitiche
(ACON) Trieste, 8 nov - COM/AB - Ha tenuto a precisare che
"allo stato, è solo una proposta, una suggestione".
Eppure, per Renzo Tondo, capogruppo di Autonomia Responsabile in
Consiglio regionale, l'istituzione di 5 Unioni territoriali
intercomunali, di cui una dedicata alle Alpi friulane e
dolomitiche, "è una soluzione logica, affascinante e fortemente
identitaria. Potrebbe essere una delle travi portanti della
controriforma degli enti locali, e per questo ci confrontiamo con
gli amministratori locali".
È questo lo spunto principale di una visita alla montagna
pordenonese di Renzo Tondo e Valter Santorossa, entrambi
consiglieri regionali di Autonomia Responsabile, che martedì
hanno fatto tappa a Barcis, Claut, Cimolais ed Erto e Casso,
accompagnati dal consigliere comunale Mirko Martini.
"Sono piccole, incantevoli realtà, che devono essere valorizzate
sotto il profilo turistico con pacchetti ad hoc - hanno spiegato
i consiglieri di Autonomia Responsabile. Dobbiamo superare un
equivoco: il turismo non si fa solo con mare o neve, ma anche con
cultura, sport e valorizzazione delle peculiarità. C'è un turismo
di nicchia in costante crescita cui dobbiamo offrire la storia,
la natura e il patrimonio di conoscenze del lago di Barcis e del
Vajont. C'è l'esigenza di creare un pacchetto complessivo di
questo territorio, per evitare lo spezzettamento. Chi arriva a
Barcis deve essere incoraggiato a proseguire nella visita della
Valcellina".
"L'aspetto più gratificante - ha aggiunto Tondo - consiste nel
fatto che ho trovato realtà attive, consapevoli delle difficoltà
ma propositive. La Regione deve dialogare di più con il
territorio, il quinquennio di ricatti e minacce della Giunta
Serracchiani sta, finalmente, volgendo al termine".
Tondo e Santarossa hanno poi illustrato la proposta di legge per
tagliare le tasse alle imprese della montagna: "Eliminazione
dell'Irap per le imprese della montagna. Azzeramento
dell'addizionale Irpef regionale e comunale. Agevolazioni fiscali
con un unico vincolo: la tutela dei livelli occupazionali. Sono
questi i passaggi più significativi di una norma che ha un
obiettivo di fondo: creare le condizioni socio-economiche
affinché la montagna friulana rialzi la testa e argini il
fenomeno dello spopolamento. La fuga da quei territori è un
processo in atto da decenni, che non si può fronteggiare a colpi
di luoghi comuni, o con un atteggiamento di rassegnato
fatalismo".
Chiude Renzo Tondo, ricordando che "questa legge potrebbe
chiudere un cerchio che avevo tratteggiato già nel 1998, da
assessore alla montagna. All'epoca avevo suddiviso per fasce il
territorio montano e previsto misure di sostegno speciale per le
zone più esposte. La proposta di legge in oggetto consente
finalmente alla montagna di competere ad armi pari con i
territori limitrofi, a iniziare da Austria e Slovenia".