III Comm: unanimità pdl requisiti sanitari e sicurezza piscine
(ACON) Trieste, 8 nov - RCM - Prende spunto da una mozione di
Barbara Zilli (LN) accolta dall'Aula a marzo scorso, la proposta
di legge approvata all'unanimità dalla III Commissione consiliare
regionale - presidente Franco Rotelli (Pd) - ancora dalla Zilli,
poi sottoscritta da Alessio Gratton (Sel-FVG) e Renata Bagatin
(Pd), sui requisiti igienico-sanitari e di sicurezza delle
piscine a uso natatorio. Il provvedimento, dunque, non riguarda
né quelle a uso privato (a meno che non si tratti di piscina
condominiale con più di 8 unità abitative) né a uso
riabilitativo-curativo-terapeutico attraverso acque marine,
termali o geotermiche.
Il progetto di legge è stato riscritto sulla base delle
indicazioni giunte dai portatori di interesse ascoltati questa
estate - ha detto la Zilli -, quando abbiamo registrato in
particolare le critiche dei gestori delle strutture ricreative
che hanno parlato di una eccessiva onerosità degli interventi, ma
non ci possiamo fermare di fronte alle esigenze
dell'imprenditoria privata a scapito della sicurezza degli
utenti.
Alcuni punti fermi devono rimanere nella proposta di legge,
seppure alleggerita anche attraverso il rimando a un regolamento
che definirà requisiti, modalità, organizzazione dei locali. Chi
decide di avviare una attività natatoria nella propria struttura
ricettiva - ha rimarcato la consigliera - dovrà garantire
standard igienico-sanitari e presenza di personale formato,
perché gli aspetti dell'igiene e della sicurezza sono
imprescindibili. Tant'è che abbiamo inserito già all'articolo 1
il principio della "cultura del salvamento", che la Regione
promuoverà attraverso le associazioni e gli enti preposti, ma
anche l'Ufficio scolastico regionale.
Non mancano le sanzioni per i responsabili delle piscine che non
dovessero rispettare le regole: dai 250 ai 3.000 euro a seconda
dell'inadempienza, oltre alla sospensione immediata dell'attività
finché non si sia ottemperato alle prescrizioni.
Il tutto si applica per le piscine di nuova realizzazione; quelle
già in esercizio avranno 180 giorni di tempo, dall'entrata in
vigore della legge, per adeguarsi.
Per l'Aula - ha anticipato la Zilli, che sarà relatrice unica -
stiamo disponendo un ordine del giorno a firma trasversale, e si
spera lunga, con cui impegnare la Regione a istituire un tavolo
di concertazione con i maggiori portatori di interesse attraverso
il quale rimarcare la responsabilità piena di tutti verso la
sicurezza, partendo dai gestori delle strutture ma arrivando sino
ai genitori che lasciano i figli piccoli da soli in piscina.
(immagini tv)