M5S: Sergo, Mercatone Uno Reana, lavoratori senza un futuro
(ACON) Trieste, 14 nov - COM/AB - Passano gli anni - due e
mezzo dagli scioperi e dalla sospensione del punto vendita - ma i
lavoratori del Mercatone Uno di Reana del Rojale ancora non sanno
cosa accadrà in futuro. Si avvicina intanto l'ennesima vendita
"solo" natalizia, buona a fare cassa per l'amministrazione
straordinaria, che proprio oggi ha pubblicato un nuovo
regolamento per la vendita di tutti o alcuni dei beni. Un
regolamento che riguarda i rami d'azienda aventi a oggetto la
gestione dei punti di vendita, unitamente ai relativi immobili di
proprietà della società, gli immobili di proprietà destinati a
uso magazzino, il marchio "Mercatone Uno" e altri marchi delle
società coinvolte, la stessa sede amministrativa di Imola e il
ramo d'azienda avente a oggetto le attività logistiche.
La questione viene sollevata da Cristian Sergo, consigliere
regionale del Movimento 5 Stelle, che aggiunge:
Il termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti
di acquisto, previsto nel regolamento approvato lo scorso 10
novembre dal Mise, è stato fissato per il 14 dicembre 2017, ore
18.00. A seguito dell'invito a manifestare interesse pubblicato
lo scorso 18 luglio, sono state almeno undici le nuove
manifestazioni di interesse giunte ai commissari, per perimetri
rilevanti anche dal punto di vista occupazionale, ma non sappiamo
se tra queste ci sia anche il negozio di Reana del Rojale, né se
lo stesso sarà oggetto di offerte vincolanti da qui a un mese.
Intanto i lavoratori dell'azienda aspettano, ma le cose a Reana
si muovono. In questi giorni sono in corso dei lavori presso il
grande magazzino "Giallo", che è stato diviso in due parti in una
delle quali è attesa l'apertura di un nuovo supermercato. Anche
in questo caso però nessuno, a oggi, si è preoccupato di
coinvolgere i lavoratori del Mercatone Uno, nemmeno per
affrontare dei semplici colloqui di lavoro. Eppure gli impegni
presi dagli assessori regionali competenti erano stati abbastanza
forti quando scoppiò la crisi.
Il sindaco Canciani, da noi contattato, ha confermato che
l'azienda che dovrebbe insediarsi non ha ancora contattato il
Comune. Ci auguriamo che i colloqui per le assunzioni non siano
ancora stati fatti e che la nuova azienda voglia pertanto
prendere in considerazione anche le realtà occupazionali di chi
sta soffrendo una situazione paradossale, non potendo lavorare in
uno dei negozi che andavano meglio di tutta la catena. Sarebbe un
bel biglietto da visita per chi affronta una nuova avventura
imprenditoriale in un nuovo territorio.