GM: Pustetto, difendere la sanità pubblica
(ACON) Trieste, 16 nov - COM/RCM - "Finalmente la presidente
Serracchiani ha espresso chiaramente il pensiero di fondo che ha
guidato le scelte finora portate avanti dalla Giunta regionale in
ambito sanitario: gli ospedali pubblici sono una moda".
Così interviene il consigliere regionale Stefano Pustetto
(Misto), che aggiunge: "Rimango basito ogni volta che la
presidente e l'assessore alla Salute vantano come un grande
risultato una riforma la cui sostanza si traduce nell'aver
depotenziato il servizio sanitario ospedaliero pubblico, in
favore di una sanità territoriale prima ancora che questa abbia
fornito risultati tangibili.
"Apprendere che la presidente definisce gli ospedali pubblici una
moda, crea vero e proprio sconcerto.
"Il nostro servizio sanitario pubblico risale a 40 anni fa,
quando Tina Anselmi nel 1978 prese le distanze dal modello
fondato sulle mutue, le cui prestazioni - ricorda Pustetto -
erano commisurate in base all'entità dei contributi versati dalle
rispettive categorie di lavoratori, pertanto ben lontano dai
principi dell'uguaglianza e dell'universalità. E' doveroso
ricordare che la riforma del 1978 aveva l'obiettivo della piena
realizzazione dell'articolo 32 della Costituzione, assieme al
superamento delle troppe differenze presenti a livello sociale.
"Passata la moda del pubblico - conclude il consigliere -, non
vorrei che in Regione si aprisse ufficialmente la nuova stagione
della sanità privata. Sarebbe un passo indietro della storia".