AR: Revelant, sì all'uso dei Pos ma senza commissioni
(ACON) Trieste, 20 nov - COM/RCM - "Commissioni troppo alte sui
pagamenti elettronici. Siamo favorevoli a incentivare l'uso di
bancomat e carte di credito, ma è doveroso abbassare
drasticamente i balzelli imposti dalle banche. Le partite Iva
vengono spremute, mentre le attività economiche stanno pagano un
prezzo insostenibile a causa delle spese legate ai Pos".
Così l'accura del consigliere regionale Roberto Revelan (AR), che
suggerisce la soluzione attraverso una mozione alla Giunta
Serracchiani: "La Regione si faccia portavoce, presso il Governo
e gli organi Ue, affinché siano abbattuti i costi per le
commissioni sui pagamenti e azzerate le spese per l'installazione
dei Pos".
Spiega Revelant: "Traferire i pagamenti dal contante
all'elettronico è una soluzione corretta, tuttavia in Italia le
commissioni sui pagamenti con moneta elettronica sono più alte
rispetto ai Paesi europei che hanno già applicato la direttiva
comunitaria che taglia i costi delle transizioni. In Francia e
Germania, infatti, le commissioni sui pagamenti con carta sono
già allo 0,2%, invece da noi piccoli e grandi acquisti tramite
Pos costano ai commercianti anche l'1%, mentre il bancomat
comporta costi ulteriori che rasentano il 2% circa.
"Per una piccola attività che fattura 100mila euro l'anno, per
esempio, 2mila euro vengono bruciati dalle commissioni. Per un
ristorante o negozio che mette a bilancio mezzo milione, possiamo
arrivare a regime da 5mila fino a 10mila euro, letteralmente
buttati per balzelli inspiegabili.
"Di fatto, il Pos per attività con fatturati più elevanti elimina
la possibilità di assumere un dipendente o di riconoscere qualche
gratificazione in più in busta paga".
"Con la legge di stabilità - conclude Revelant -, l'utilizzo dei
Pos diventa obbligatorio. A questo punto è doveroso fare un
accorgimento: bene l'obbligatorietà, ma via tutti i costi
inutili. Non ha senso che un esercente debba continuare a perdere
soldi per rispettare la legge".