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CR: ddl Università terza età e Libera età, relazione minoranza (3)

20.11.2017
16:32
(ACON) Trieste, 20 nov - CMC - Il disegno di legge 233 consente un rinnovamento delle attività storiche delle Università della terza età, promuovendone la sua evoluzione nella Libera età e adeguando le molteplici iniziative alla vita di oggigiorno - afferma Giorgio Ret (AR), relatore di minoranza del provvedimento - che richiede conoscenze sempre più specifiche in tutti i settori della complessa società burocratica in cui viviamo e nella quale l'anziano svolge un ruolo di supporto alla famiglia e alle attività nel volontariato.

Il consigliere di Autonomia Responsabile ha quindi ricordato alcune problematiche emerse in Commissione, come la richiesta di formazione, anche se ripetutamente definita non formale, rivolta soprattutto a quelle persone che dimostrano ancora interesse nel campo lavorativo, non possa trovare posto in questo disegno di legge.

Un'altra criticità emersa è legata alle strutture: riconoscendo l'attività fortemente sociale legata al territorio, al di là di iniziative proprie anche patrimoniali di alcune Università - sostiene Ret - è necessario che tali iniziative vengano supportate dai Comuni con proprie strutture pubbliche e concesse gratuitamente. L'obiettivo è di mettere in condizioni questi Enti o future UTI di poter accedere ai finanziamenti per le ristrutturazioni e messa a norma delle future sedi, superando i sempre più complessi iter burocratici mediante apposite poste dedicate a questo specifico scopo.

La meritoria attività imprenditoriale delle Università più avanzate - chiosa Ret - non deve diminuire la loro vera missione, che consiste nella ricerca dello scopo sociale storico. (immagini tv)

(segue)