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Pd: Zecchinon e Bagatin, invecchiare è una questione sociale

20.11.2017
17:53
(ACON) Trieste, 20 nov - COM/RCM - "L'invecchiamento non può essere solo una questione demografica o pensionistica, ma anche e soprattutto una questione sociale, di inclusione delle fasce di popolazione degli ultra sessantacinquenni. Accanto alla legge sull'invecchiamento attivo, ora continuiamo a sostenere la fascia degli ultra sessantacinquenni con un intervento che contribuisce alla diffusione delle conoscenze".

A dirlo è la consigliera regionale del Pd Renata Bagatin a margine dell'approvazione del disegno di legge regionale n. 223, relativo agli interventi a favore delle Università della terza età (Ute) e della Libera età, presentata in Aula da Armando Zecchinon (Pd).

Con questa legge - sostiene la Bagatin - diamo un contributo al territorio affinché si avvii un percorso nuovo con un cambio di paradigma, per dotare enti locali e associazioni di strumenti che permettano concretamente un sostegno a mantenere attive le persone sia nel corpo, sia nella mente.

La norma è stata sviluppata nel solco di quella sull'invecchiamento attivo - spiega ancora la consigliera illustrando la situazione della popolazione anziana in regione: il 25,5% della popolazione del FVG ha più di 65 anni, siamo la seconda regione in Italia, la quarta in Europa, con il tasso più alto di over 65. Il 2012 è stato l'anno europeo dell'invecchiamento attivo e il tema fondamentale che si poneva era quello di invecchiare in salute. Se non si governa questo passaggio alla terza età, si aumenta il rischio di malattie croniche degenerative. E per questo, come Regione, nel novembre 2014 abbiamo approvato all'unanimità la legge regionale sull'invecchiamento attivo.

È stato definito un piano triennale e i relativi piani annuali. In questo caso - spiegano Bagatin e Zecchinon - la linea strategica 2 (sono in tutto sette) prevede il sostegno alla formazione. Perciò, la grande importanza di questa legge è di entrare nel merito dell'attività svolta dalla associazioni di volontariato a favore delle persone anziane. In moltissimi Comuni della regione esistono le Università della terza età e della Libera età, che registrano ovunque partecipazioni elevate. I contribuiti che vengono erogati per l'organizzazione dei corsi, per il materiale didattico, per le visite di istruzione sono il sostegno concreto a questo tipo di azioni. Altri contributi sono previsti per le spese di progettazione e partecipazione a programmi e progetti europei.

La legge - concludono Bagatin e Zecchinon - ha istituito un'assemblea di queste Università, per coordinare le attività didattiche e culturali e dialogare con gli enti presenti sul territorio. Oltre a permettere la divulgazione delle conoscenze, esse svolgono un ruolo aggregativo sociale e di inclusione che fa evitare a molte persone di rimanere emarginate nella solitudine.