Sel-FVG: Lauri su modifica legge edilizia
(ACON) Trieste, 21 nov - COM/AB - "La crisi economica sta
finalmente finendo e anche in edilizia bisogna cominciare a
uscire dalla logica dell'emergenza, ripristinando un quadro certo
di regole edilizie, urbanistiche e paesaggistiche: un conto è
mettere tutte le istanze già in iter nelle stesse condizioni di
partenza in modo da non penalizzare chi ha fatto domanda in un
Comune che istruisce le pratiche in modo più lento rispetto ad
altri, un altro sarebbe stato riaprire sostanzialmente i termini
per presentare nuove istanze in deroga alle norme esistenti. Dopo
otto anni dal 2009 questo finalmente possiamo evitarcelo perché
la scusa della crisi economica che aveva giustificato il Piano
Casa di Berlusconi e Tondo ormai non regge più".
Lo ha dichiarato Giulio Lauri, consigliere regionale di Sel-FVG,
commentando l'approvazione da parte dell'Aula di un proprio
emendamento che ha sostituito interamente la norma di modifica
della lettera e) del comma 2 del Codice dell'edilizia (LR
19/2009). Nella versione presentata inizialmente si sarebbe
aperta - infatti - una finestra temporale che avrebbe consentito
a chiunque di presentare nuove istanze per ampliamenti, anche
consistenti in deroga a norme urbanistiche, edilizie e
paesaggistiche, giustificati dalla crisi economica scoppiata nel
2008, mentre con l'approvazione dell'emendamento quella finestra
è stata chiusa.
"La bellezza del nostro territorio e lo sviluppo ordinato e
armonioso del nostro costruito sono risorse non problemi - ha
concluso Lauri - uscire dalla crisi significa anche riconvertire
il nostro settore edilizio puntando sul recupero e
sull'efficientamento energetico, investendo contemporaneamente
non tanto sulla quantità, ma sulla qualità del patrimonio
edilizio e architettonico. Viviamo in una regione bellissima e
dobbiamo evitare di rovinarla aggiungendo cemento qua e là senza
criterio, altrimenti rischiamo di fare, vent'anni dopo, gli
stessi errori che ha fatto il Veneto; errori però di cui ora lo
stesso Veneto si pente, decidendo di tornare indietro."