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CR: istituzione Comune Fiumicello Villa Vicentina, rel. min. (4)

22.11.2017
14:59
(ACON) Trieste, 21 nov - CMC - Quello della fusione di Comuni è un tema complesso e articolato che deve essere affrontato con cura e attenzione, afferma Roberto Marin relatore di minoranza per l'Aula del ddl 235 per l'istituzione del Comune di Fiumicello Villa Vicentina.

Da una parte c'è l'interesse generale alla riduzione dei costi dell'attività amministrativa, che nei piccoli comuni assorbe quasi il 70% delle risorse disponibili - aggiunge - dall'altra c'è la sensibilità, a volte l'emotività di comunità antiche e radicate chiamate a rivoluzionare il loro senso di appartenenza ad un comune e ad un territorio.

Spetta dunque al legislatore contemperare, situazione per situazione, queste due esigenze e nel caso della fusione dei comuni di Fiumicello e di Villa Vicentina secondo l'esponente di Forza Italia vi sono alcune perplessità. Si tratta di una fusione nata dall'alto, dai due consigli comunali che votano l'avvio del procedimento nel dicembre del 2016. Poi più niente: niente dibattiti, niente confronti, nessuna riunione. Nove mesi dopo, due soli incontri - uno per comune - con la presentazione della fusione, quindi il voto che ha prodotto un risultato non plebiscitario a favore del sì. A Fiumicello - ricorda Marin - ha votato solo il 38% della popolazione (circa 1.600 persone) e di questi la maggioranza è favorevole, ma a Villa Vicentina hanno votato oltre il 70% degli aventi diritto (circa 700 persone) e la maggioranza si è pronunciata contro la fusione.

Così non si fondono due comuni - afferma Marin - ma si spaccano due comunità. Se poi consideriamo che questa fusione costerà alla regione subito 800.000 euro più altri 335.000 euro per tre anni e ancora altri 167.000 euro per due anni - conclude l'esponente forzista - le nostre perplessità diventano certezza e motivano la posizione di netta contrarietà a questa fusione.

(immagini tv)

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