CR: istituzione Comune Fiumicello Villa Vicentina, rel. min. (4)
(ACON) Trieste, 21 nov - CMC - Quello della fusione di Comuni è
un tema complesso e articolato che deve essere affrontato con
cura e attenzione, afferma Roberto Marin relatore di minoranza
per l'Aula del ddl 235 per l'istituzione del Comune di Fiumicello
Villa Vicentina.
Da una parte c'è l'interesse generale alla riduzione dei costi
dell'attività amministrativa, che nei piccoli comuni assorbe
quasi il 70% delle risorse disponibili - aggiunge - dall'altra
c'è la sensibilità, a volte l'emotività di comunità antiche e
radicate chiamate a rivoluzionare il loro senso di appartenenza
ad un comune e ad un territorio.
Spetta dunque al legislatore contemperare, situazione per
situazione, queste due esigenze e nel caso della fusione dei
comuni di Fiumicello e di Villa Vicentina secondo l'esponente di
Forza Italia vi sono alcune perplessità. Si tratta di una fusione
nata dall'alto, dai due consigli comunali che votano l'avvio del
procedimento nel dicembre del 2016. Poi più niente: niente
dibattiti, niente confronti, nessuna riunione. Nove mesi dopo,
due soli incontri - uno per comune - con la presentazione della
fusione, quindi il voto che ha prodotto un risultato non
plebiscitario a favore del sì. A Fiumicello - ricorda Marin - ha
votato solo il 38% della popolazione (circa 1.600 persone) e di
questi la maggioranza è favorevole, ma a Villa Vicentina hanno
votato oltre il 70% degli aventi diritto (circa 700 persone) e la
maggioranza si è pronunciata contro la fusione.
Così non si fondono due comuni - afferma Marin - ma si spaccano
due comunità. Se poi consideriamo che questa fusione costerà alla
regione subito 800.000 euro più altri 335.000 euro per tre anni e
ancora altri 167.000 euro per due anni - conclude l'esponente
forzista - le nostre perplessità diventano certezza e motivano la
posizione di netta contrarietà a questa fusione.
(immagini tv)
(segue)