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CR: istituzione Comune Fiumicello Villa Vicentina, rel. magg. (3)

22.11.2017
14:58
(ACON) Trieste, 21 nov - CMC - Dobbiamo fare capo alla democrazia diretta attendendoci ai numeri espressi in termini di democrazia diretta o ha ancora valore la democrazia rappresentativa in virtù della quale gli eletti, che siano sindaci o consiglieri comunali, arrivano a un risultato e continuano a sostenerlo, assumendosene la responsabilità? In relazione al ddl 235 per l'istituzione del Comune di Fiumicello Villa Vicentina, è questo per Vincenzo Martines (Pd) relatore di maggioranza del testo per l'Aula il tema centrale sul quale dibattere.

Nella relazione Martines ripercorre l'iter procedimentale compiuto dalla Giunta regionale per giungere all'istituzione del Comune di Fiumicello Villa Vicentina, Vincenzo Martines (Pd) relatore di maggioranza per l'Aula del ddl 235, e ricorda prima la volontà espressa dai Consigli comunali di Fiumicello e Villa Vicentina di procedere alla fusione dei rispettivi enti, cambiamento dettato dalla difficile fase economica e dalle conseguenti economie di spesa e quindi il referendum consultivo del 24 settembre scorso nel corso del quale il 55,68 % degli elettori coinvolti si è espresso a favore della fusione (nel Comune di Fiumicello il Sì alla fusione ha ottenuto il 59,49% dei voti, mentre a Villa Vicentina ha raggiunto il 47,47% con uno scarto tra No e Sì pari a 39 voti).

L'articolato fissa nel 1°gennaio 2018 la data di nascita del nuovo Comune di Fiumicello Villa Vicentina, individua la sede a Fiumicello così come indicato dai due Consigli comunali e dispone che l'elezione dei nuovi organi avrà luogo nella prima tornata elettorale utile successivamente all'istituzione del nuovo Comune, ovvero nella primavera del 2018. Fino a quella data la gestione provvisoria viene affidata a un commissario e un vice commissario.

Le norme - spiega ancora Martines - disciplinano i rapporti patrimoniali e finanziari relativi alla successione tra Comuni interessati (art.3) dettano norme transitorie per evitare vuoti di disciplina (art.4), contengono una previsione astratta e l'autorizzazione di spesa a favore del nuovo Comune (art. 5), prevedono e quantificano la prima quota del trasferimento quinquennale a valere sul fondo per i Comuni risultanti da fusione per sostenere il riassetto conseguente alla fusione di Comuni (art.6).

(immagini tv)

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