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Conferenza regionale tutela minoranza slovena: interventi (1)

25.11.2017
14:39
(ACON) Trieste, 25 nov - CMC - Si è aperta a Trieste, con la presentazione dei documenti di sintesi predisposti dai gruppi di lavoro, la giornata conclusiva della seconda Conferenza regionale sulla tutela della minoranza slovena, presieduta dal vicepresidente del Consiglio regionale Igor Gabrovec e finalizzata ad approfondire i risultati della legge regionale di tutela a dieci anni dalla sua approvazione.

Quattro in particolare i temi affrontati nei due giorni di lavori: i risultati e le difficoltà nell'attuazione della legge regionale 26/2007, la verifica dello stato di attuazione dei provvedimenti a favore del Resiano e delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale, gli assetti organizzativi e tecnici dell'Ufficio centrale per la lingua slovena e della rete dei servizi sul territorio e rappresentanza e rappresentatività della minoranza slovena.

Ritengo questa Conferenza regionale un evento chiave - ha affermato Robert Kojc che ha aperto il dibattito in rappresentanza del ministro per gli sloveni all'estero - poiché ci ha permesso di fare il punto sui traguardi raggiunti e di individuare le sfide principali da affrontare in futuro per giungere al pieno rispetto dei diritti garantiti dalle norme. E' importante che il dialogo sin qui costruito prosegua nel rispetto reciproco e nella reciproca comprensione. Sugli obiettivi da raggiungere siamo concordi - ha aggiunto - ora dobbiamo accelerare il passo per raccoglierli.

Molto è stato fatto e molte sono ancora le cose da fare per il senatore Francesco Russo, che ha ricordato i passi compiuti attraverso l'attività parlamentare e il lavoro svolto, a livello territoriale, dal Consiglio regionale. Un'attività - ha aggiunto - che interessa e coinvolge l'intera comunità, poiché la qualità della democrazia si misura dalla qualità in cui vivono le minoranze. Più che di tutela - ha rimarcato il senatore - credo sia più rivelante parlare di valorizzazione della minoranza slovena, senza mai dimenticare che il nostro è un territorio speciale proprio perché espressione di diversità e pluralità di diverse minoranze linguistiche e culturali.

Analizzando le problematiche legate al mondo della scuola Igor Giacomini, direttore dell'Ufficio scolastico regionale, ha quindi posto l'attenzione sulla necessità di avviare un'opera di coordinamento e armonizzazione del sistema che sia in grado di risolvere questioni concrete, come ad esempio le modalità legate all'introduzione della lingua slovena negli istituti scolastici di alcune aree territoriali come la Val Canale, l'insegnamento dello sloveno fuori dai Comuni che rientrano sotto la legge di tutela e la richiesta di rendere lo sloveno una materia curriculare.

Il consigliere regionale Stefano Ukmar e il sindaco di Monrupino-Repentabor, Marko Pisani, hanno posto l'accento sulla partecipazione ai lavori della Conferenza regionale: pochi i giovani e i rappresentanti del mondo dell'associazionismo sportivo, di quello scolastico e culturale della minoranza, condizione che sorprende e che deve invitare a compiere una riflessione sulle cause di questa situazione e sulle possibili soluzioni.

Riccardo Ruttar, membro della Commissione consuntiva per la minoranza slovena, ha invocato una maggiore trasparenza nella struttura amministrativa per quanto attiene ai finanziamenti pubblici stanziati a favore della minoranza, affinché i singoli che fanno parte della Comunità abbiano una chiara visione di come vengano utilizzati i fondi.

Per l'onorevole Tamara Blazina occorre partire dallo Statuto del Friuli Venezia Giulia per poter attuare alcuni cambiamenti, ricordando come una bozza fosse stata messa a punto nella legislatura Illy, ma che a causa della complessa procedura di revisione non fu portata a compimento. Analogamente, anche la legge regionale 38 necessita di interventi integrativi e migliorativi delle norme. Sulla scuola poi, concordando con le osservazioni del direttore Giacomini, tanti aspetti potrebbero essere affrontati e probabilmente risolti se la Regione riuscisse a ottenere competenze specifiche in materia e in tal senso - ha ricordato - sono orientate alcune proposte avanzate al ministero dall'assessore regionale Panariti.

(foto, immagini tv)

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