Conferenza regionale tutela minoranza slovena: assessore Torrenti (3)
(ACON) Trieste, 25 nov - AB - Al termine degli interventi,
l'assessore alla cultura Gianni Torrenti ha evidenziato come le
relazioni e i contributi che ne sono derivati offrano spunti
interessanti per l'immediato e per il futuro.
L'Ufficio centrale della lingua slovena ha avuto difficoltà di
avvio, soprattutto per quel che riguarda gli aspetti
organizzativi, ma quando sarà pienamente operativo diverrà
strategico per la valorizzazione della lingua.
Una delle cose più importanti da fare - a giudizio
dell'assessore - è modificare l'architettura istituzionale, nel
senso che andrà trovato un sistema efficace per applicare le
norme, quindi semplificando al massimo la filiera, renderla più
corta, snella e funzionale.
Per quel che riguarda la trasparenza nell'impiego delle risorse,
sono importanti i sistemi valutativi, ma poi bisogna monitorare
l'esito degli investimenti, capire se le scelte sono state
giuste, se si poteva fare diversamente, meglio.
Cercheremo anche di investire qualcosa di più sullo sport - ha
aggiunto Torrenti - non solo perché faccia bene al fisico e alla
salute, ma perché attraverso lo sport si favoriscono le relazioni
e quindi anche l'uso delle lingue.
Quanto alla scuola, il settore potrebbe vivere un momento
straordinariamente favorevole perché, per quanto riguarda le
problematiche legate allo sloveno, abbiamo un ministro che ne ha
capito l'importanza, un assessore che le ha sostenute e oggi
abbiamo anche un dirigente scolastico che, essendo esponente
della minoranza slovena, comprende e accompagna un disegno di
ampio respiro.
Passaggi importanti in questi anni ne abbiamo fatti - così ancora
Torrenti: grazie al lavoro dei nostri parlamentari abbiamo
recuperato fondi che stavano per andare in economia e che invece
impiegheremo proficuamente; sul versante della cooperazione con
la Slovenia, che si sviluppa per esempio attraverso programmi
comunitari come Interreg, non abbiamo problemi da risolvere ma
tematiche da affrontare, alle quali ci stiamo avvicinando avendo
già individuato obiettivi e soluzioni. Ciò è stato possibile
anche grazie alla stabilità di rapporti che si sono instaurati
con il presidente Pahor.
Da quanto è emerso in questi due giorni di lavori della
Conferenza - ha concluso Torrenti - la società della minoranza
slovena è pronta per affrontare queste sfide, proiettarsi verso
una direzione nuova, contemporanea. E come ulteriore sfida,
cercheremo di lavorare su un nuovo utilizzo del palazzo Narodni
dom, un immobile che per la sua grandezza - 8.000 metri quadri -
è di straordinaria importanza. Anche questo potrebbe essere un
passo importante verso la comunità slovena.
(immagini tv)
(segue)