News


Conferenza regionale tutela minoranza slovena: assessore Torrenti (3)

25.11.2017
14:50
(ACON) Trieste, 25 nov - AB - Al termine degli interventi, l'assessore alla cultura Gianni Torrenti ha evidenziato come le relazioni e i contributi che ne sono derivati offrano spunti interessanti per l'immediato e per il futuro.

L'Ufficio centrale della lingua slovena ha avuto difficoltà di avvio, soprattutto per quel che riguarda gli aspetti organizzativi, ma quando sarà pienamente operativo diverrà strategico per la valorizzazione della lingua.

Una delle cose più importanti da fare - a giudizio dell'assessore - è modificare l'architettura istituzionale, nel senso che andrà trovato un sistema efficace per applicare le norme, quindi semplificando al massimo la filiera, renderla più corta, snella e funzionale.

Per quel che riguarda la trasparenza nell'impiego delle risorse, sono importanti i sistemi valutativi, ma poi bisogna monitorare l'esito degli investimenti, capire se le scelte sono state giuste, se si poteva fare diversamente, meglio.

Cercheremo anche di investire qualcosa di più sullo sport - ha aggiunto Torrenti - non solo perché faccia bene al fisico e alla salute, ma perché attraverso lo sport si favoriscono le relazioni e quindi anche l'uso delle lingue.

Quanto alla scuola, il settore potrebbe vivere un momento straordinariamente favorevole perché, per quanto riguarda le problematiche legate allo sloveno, abbiamo un ministro che ne ha capito l'importanza, un assessore che le ha sostenute e oggi abbiamo anche un dirigente scolastico che, essendo esponente della minoranza slovena, comprende e accompagna un disegno di ampio respiro.

Passaggi importanti in questi anni ne abbiamo fatti - così ancora Torrenti: grazie al lavoro dei nostri parlamentari abbiamo recuperato fondi che stavano per andare in economia e che invece impiegheremo proficuamente; sul versante della cooperazione con la Slovenia, che si sviluppa per esempio attraverso programmi comunitari come Interreg, non abbiamo problemi da risolvere ma tematiche da affrontare, alle quali ci stiamo avvicinando avendo già individuato obiettivi e soluzioni. Ciò è stato possibile anche grazie alla stabilità di rapporti che si sono instaurati con il presidente Pahor.

Da quanto è emerso in questi due giorni di lavori della Conferenza - ha concluso Torrenti - la società della minoranza slovena è pronta per affrontare queste sfide, proiettarsi verso una direzione nuova, contemporanea. E come ulteriore sfida, cercheremo di lavorare su un nuovo utilizzo del palazzo Narodni dom, un immobile che per la sua grandezza - 8.000 metri quadri - è di straordinaria importanza. Anche questo potrebbe essere un passo importante verso la comunità slovena.

(immagini tv)

(segue)