FI: Riccardi, ottimismo di Shaurli smentito da dati e operatori
(ACON) Trieste, 27 nov - COM/CMC - Per rispondere alla replica
di Shaurli basterebbe ascoltare i titolari delle aziende agricole
che attendono ancora risposte dal Programma di sviluppo rurale
(Psr)".
Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale
Riccardo Riccardi.
"Quanto ai numeri - prosegue il consigliere -, è il rapporto
pubblicato dalla 'Rete Rurale Nazionale', non il sottoscritto, a
indicare come la nostra Regione sia all'ultimo posto in Italia
per la spesa certificata con un dato di liquidazione dei fondi
pari al 2% rispetto a una media nazionale dell'11,6%, in cui
figurano molte regioni servite come la nostra da Agea, cui
evidentemente non può essere ascritta l'intera responsabilità
delle criticità. Questo dato, sommato al margine di rischio di
disimpegno finanziario pari al 27% e al dibattito che sta
coinvolgendo l'intero settore agricolo del FVG, traccia un quadro
tutt'altro che rassicurante, nonostante i tentativi
dell'assessore Shaurli di interpretare i numeri in senso
positivo".
"I problemi che emergono dai dati del rapporto e dall'ascolto
degli operatori del settore, riguardano l'eccesso di burocrazia e
la questione dei tempi lunghi. Le aziende, in concreto, non solo
non sanno quando potranno ricevere i soldi per l'avvio di
progetti, ma subiscono anche un ritardo nell'emissione dei bandi
stessi, quasi tutti infatti concentrati nell'ultimo anno, con
l'aggravante di una dispersione delle risorse in una miriade di
piccoli interventi. La stessa scelta della Giunta di azzerare i
trascinamenti finanziari per inseguire una non meglio precisata
'efficacia di programmazione' aggrava la difficoltà da parte
delle imprese di poter definire una programmazione dei propri
investimenti. Inoltre non si riscontra una vera discontinuità tra
la vecchia e la nuova programmazione tale da giustificare la
decisione, se non per quanto riguarda il passaggio dal singolo
soggetto al concetto della filiera".
"Infine, la questione dello scorrimento delle graduatorie a
scapito dei fondi per i bandi futuri già in programma assomiglia
molto a un correttivo per aumentare la spesa liquidata e ridurre
il danno derivante della perdita di risorse e a una risposta a
un'errata programmazione finanziaria del programma iniziale, idea
confermata anche dall'accelerazione delle proposte di modifica
del piano finanziario stesso".
"Il settore agricolo, soprattutto in una Regione come la nostra,
non deve sopportare la zavorra di una burocrazia eccessivamente
pesante e i tempi biblici che questa comporta ma anzi, deve
essere messo nelle condizioni di giocare un ruolo da protagonista
su mercati sempre più veloci e competitivi. Invito a questo punto
l'assessore Shaurli a farsi un giro per le aziende agricole del
territorio e a confrontarsi con chi, con queste criticità,
combatte ogni giorno. Credo che la sua lettura della situazione
non sarebbe più così ottimistica", conclude Riccardi.