M5S: Coopca tre anni dopo, sabato incontro a Tolmezzo
(ACON) Trieste, 29 nov - COM/AB - Dopo le erogazioni di due
terzi delle liberalità promesse da Alleanza 3.0 a ristoro del 50%
di tutti i loro risparmi persi, la battaglia dei soci prestatori
della Coopca prosegue, così come proseguono le azioni della
magistratura.
Per questo il gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio
regionale ha organizzato un incontro pubblico, dal titolo "Coopca
2014-2017: tre anni dopo", in programma sabato 2 dicembre, alle
ore 17.45, a Tolmezzo nella ex sede della Comunità montana (via
Carnia libera 1944, 29).
Ne parleranno i portavoce del MoVimento 5 Stelle Daniele Pesco,
attuale capogruppo della Camera dei Deputati, Cristian Sergo,
capogruppo del M5S in Consiglio regionale, insieme all'avv.
Gianberto Zilli cui si sono rivolti molti soci per le denunce
presentate alla Procura di Udine, Adeo Cernuta, l'esperto dei
crac delle due maggiori cooperative del Friuli Venezia Giulia, e
il rappresentante del Comitato Soci Giuseppe Fabbro componente
del direttivo del Comitato di difesa soci prestatori Coopca.
La serata vuol essere un'occasione importante per spiegare gli
ultimi sviluppi processuali sia presso il Tribunale di Udine, sia
presso il Tribunale di Trieste dove oltre cento soci hanno già
intentato causa alla Regione.
L'avv. Zilli e il dr. Cernuta illustreranno quali siano le
possibilità e le ulteriori vie legali da intraprendere per poter
garantire ai soci prestatori il ristoro del restante 50% loro
spettante, atteso che dal piano concordatario non è stato
possibile recuperare un solo euro e che la vendita dei negozi
abbia fruttato buoni vantaggi per le aziende della grande
distribuzione, per i lavoratori che sono stati assunti e per le
banche che hanno potuto evitare un pesante dissesto finanziario.
Caso eclatante quello della vendita del Magazzino di Amaro. Tutto
questo, però, non ha portato alcun vantaggio per i soci.
Da ultimo si prenderanno in considerazione anche le recenti beffe
di cui son rimaste vittime gli azionisti della Cooperativa che
han dovuto restituire somme ritirate anche durante il 2013. Tutto
questo perché durante la procedura di liquidazione della
cooperativa, per individuare lo stato di insolvenza della stessa,
è stato preso a riferimento un articolo della stampa datato 4
settembre 2014 con cui la Coopca annunciava l'arrivo dei
contratti di solidarietà per tutti i 640 dipendenti. Un
campanello d'allarme che evidentemente non è stato considerato
tale dalla Giunta Serracchiani, cui spetta la funzione di
vigilanza del comparto cooperativo e che non ha fatto partire
nemmeno in quel momento la procedura per la revisione
straordinaria della cooperativa, avviata solo qualche mese dopo
le azioni intraprese dalla Procura di Trieste per il dissesto
delle Coop Operaie.