2° Conferenza tutela lingua friulana: apertura lavori (1)
(ACON) Udine, 2 dic - RCM - La giornata conclusiva della
seconda Conferenza regionale (la prima si svolse 5 anni fa) di
verifica e di proposta sull'attuazione della legge regionale
29/2007 sulla tutela, la valorizzazione e la promozione della
lingua friulana si è svolta nella sede storica del Parlamento del
Friuli, il Salone del Castello di Udine, alla presenza di diversi
rappresentanti delle istituzioni ma anche di numerosi cittadini.
Questo è un luogo simbolico per mandare un messaggio su chi siamo
e su quale sia lo nostra terra, ha affermato Claudio Violino,
coordinatore dei lavori come già della cabina di regia che ha
organizzato l'evento, prima di passare la parola al padrone di
casa, il sindaco di Udine Furio Honsell, che si è subito
rammaricato di non essere in grado di parlare friulano perché è
da sempre convinto che si tratti di un patrimonio e di una
ricchezza di questi luoghi, che forse andrebbe utilizzata di più.
Il sindaco ha poi fatto un mea culpa sul fatto che la sua
amministrazione non sia stata capace di portare a termine il
proposito che si era data di approvare un Piano linguistico
comunale. Alla fine - ha reso noto - consegneremo una bozza di
spessore, ma non un atto ufficiale, approvato dal Consiglio
comunale. Abbiamo posto tabelle "bi" e anche "tri" lingue, ma
faccio ammenda perché spesso lo abbiamo fatto dopo il richiamo
esplicito dell'Associazione regionale per la lingua friulana
(Arlef). Eppure riconosco che le lingue sono davvero veicolari,
riescono a trasformare anche un momento semplice come fare la
spesa al mercato in un momento gioviale, spontaneo.
Il friulano - ha aggiunto Honsell - è un patrimonio che non deve
andare perduto, è come una miniera a portata di mano che non
viene sfruttata a dovere. L'augurio è che venga usata dalle
generazioni future perché è riconosciuta l'importanza
dell'esercizio cognitivo che avviene passando da una lingua
all'altra, dall'italiano al friulano e viceversa. Inoltre, è
stato dimostrato pure che alcune forme di demenza sono più
facilmente contrastabili se uno è plurilingue, il cervello riesce
a contrastare di più la malattia. Perciò se vogliamo il bene dei
nostri ragazzi, sosteniamo il loro plurilinguismo. Che la Regioni
utilizzi la propria autonomia per la formazione di un numero
maggiore di insegnanti.
Dopo un breve saluto del presidente del Consiglio regionale,
Franco Iacop, a cui è stato dato il compito di trarre le
conclusioni della due giorni, la Conferenza è proseguita con la
presentazione delle relazioni finali dei quattro gruppi di
lavoro, che sono entrati nel merito di altrettanti argomenti
base: Donato Toffoli è entrato nel merito della politica
linguistica, Marco Stolfo della pubblica amministrazione, Erika
Adami dei media e Patrizia Pavatti dell'istruzione.
(immagini tv)
(segue)