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2° Conferenza tutela lingua friulana: apertura lavori (1)

02.12.2017
11:41
(ACON) Udine, 2 dic - RCM - La giornata conclusiva della seconda Conferenza regionale (la prima si svolse 5 anni fa) di verifica e di proposta sull'attuazione della legge regionale 29/2007 sulla tutela, la valorizzazione e la promozione della lingua friulana si è svolta nella sede storica del Parlamento del Friuli, il Salone del Castello di Udine, alla presenza di diversi rappresentanti delle istituzioni ma anche di numerosi cittadini.

Questo è un luogo simbolico per mandare un messaggio su chi siamo e su quale sia lo nostra terra, ha affermato Claudio Violino, coordinatore dei lavori come già della cabina di regia che ha organizzato l'evento, prima di passare la parola al padrone di casa, il sindaco di Udine Furio Honsell, che si è subito rammaricato di non essere in grado di parlare friulano perché è da sempre convinto che si tratti di un patrimonio e di una ricchezza di questi luoghi, che forse andrebbe utilizzata di più.

Il sindaco ha poi fatto un mea culpa sul fatto che la sua amministrazione non sia stata capace di portare a termine il proposito che si era data di approvare un Piano linguistico comunale. Alla fine - ha reso noto - consegneremo una bozza di spessore, ma non un atto ufficiale, approvato dal Consiglio comunale. Abbiamo posto tabelle "bi" e anche "tri" lingue, ma faccio ammenda perché spesso lo abbiamo fatto dopo il richiamo esplicito dell'Associazione regionale per la lingua friulana (Arlef). Eppure riconosco che le lingue sono davvero veicolari, riescono a trasformare anche un momento semplice come fare la spesa al mercato in un momento gioviale, spontaneo.

Il friulano - ha aggiunto Honsell - è un patrimonio che non deve andare perduto, è come una miniera a portata di mano che non viene sfruttata a dovere. L'augurio è che venga usata dalle generazioni future perché è riconosciuta l'importanza dell'esercizio cognitivo che avviene passando da una lingua all'altra, dall'italiano al friulano e viceversa. Inoltre, è stato dimostrato pure che alcune forme di demenza sono più facilmente contrastabili se uno è plurilingue, il cervello riesce a contrastare di più la malattia. Perciò se vogliamo il bene dei nostri ragazzi, sosteniamo il loro plurilinguismo. Che la Regioni utilizzi la propria autonomia per la formazione di un numero maggiore di insegnanti.

Dopo un breve saluto del presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, a cui è stato dato il compito di trarre le conclusioni della due giorni, la Conferenza è proseguita con la presentazione delle relazioni finali dei quattro gruppi di lavoro, che sono entrati nel merito di altrettanti argomenti base: Donato Toffoli è entrato nel merito della politica linguistica, Marco Stolfo della pubblica amministrazione, Erika Adami dei media e Patrizia Pavatti dell'istruzione.

(immagini tv)

(segue)