IV Comm: audizione assessore Santoro su progetto Pramollo
(ACON) Trieste, 6 dic - CMC - La Regione non si disimpegna
rispetto al progetto Pramollo. La volontà di portare a compimento
questa operazione nasce da lontano, ma è stata sostenuta da
diverse amministrazioni con costanza esemplare.
Fatta questa premessa, l'assessore regionale Maria Grazia Santoro
ha spiegato oggi ai componenti della IV Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Vittorino Boem (Pd), lo stato di
attuazione del progetto, ricostruendo quanto accaduto negli
ultimi mesi.
Dopo aver compiuto tutti gli adempimenti finanziari e
amministrativi di propria competenza, la Regione ha richiesto
l'asseverazione del piano economico e finanziario al soggetto
proponente, ricevendo però un diniego motivato dal fatto che le
convenzioni per le quali a suo tempo si era impegnato e che aveva
sottoscritto, debbano essere imputate al soggetto gestore
dell'impianto stesso.
Alla luce del consistente impegno pubblico, corrispondente a 48
milioni di euro, il 67,9% del valore complessivo dell'iniziativa,
e fatti ulteriori approfondimenti giuridici che hanno confermato
l'impossibilità di mettere in discussione le fideiussioni,
l'amministrazione regionale ha quindi avviato un procedimento che
implica la revoca della dichiarazione di pubblico interesse con
l'obiettivo di giungere alla pronuncia definitiva da parte della
società e al tempo stesso verificare l'esistenza di eventuali
nuovi investitori.
Non si tratta di un passo indietro - ha ribadito l'assessore
Santoro - ma riteniamo che la questione legata all'asseverazione
del piano economico finanziario sia cruciale rispetto alla
percorribilità dell'emanazione del bando. E' significativo capire
ora se e come risponderà il soggetto proponente all'avvio del
procedimento di revoca.
All'esposizione dei fatti è seguito il dibattito nel quale il
consigliere Riccardi (Fi), alla luce della situazione attuale, ha
chiesto se vi sia intenzione da parte della Giunta regionale o
della maggioranza di discutere sull'indirizzo politico in ordine
alla destinazione delle risorse stanziate, mentre Colautti (AP)
ha domandato all'assessore se vi sia un piano alternativo per la
vallata e il suo rilancio in termini economici, richiesta già
contenuta in una mozione presentata all'esecutivo più di un anno
fa. Anche Ciriani (FdI) ha posto l'attenzione sul futuro
dell'area nel caso il progetto non dovesse proseguire, Marsilio
(Pd) invece ha ripercorso le tappe compiute della Regione
ricordando come il progetto sia nato dalla necessità di
rilanciare i poli dell'area montana.
Liva (Pd) ha osservato come l'apertura del contenzioso possa
essere di tipo risarcitorio a vantaggio dell'amministrazione,
Sergo (M5S) ha richiesto la documentazione legata al procedimento
di revoca e all'iter seguito dalla Regione negli ultimi mesi,
richiesta condivisa dalla consigliera Zilli (LN), che ha
auspicato un ulteriore confronto con la Commissione, e da
Revelant (AR) che ha ricordato come il territorio interessato
versi da anni in una situazione di stallo e di mancato sviluppo.
(immagini tv)