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IV Comm: audizione assessore Santoro su progetto Pramollo

06.12.2017
17:54
(ACON) Trieste, 6 dic - CMC - La Regione non si disimpegna rispetto al progetto Pramollo. La volontà di portare a compimento questa operazione nasce da lontano, ma è stata sostenuta da diverse amministrazioni con costanza esemplare.

Fatta questa premessa, l'assessore regionale Maria Grazia Santoro ha spiegato oggi ai componenti della IV Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Vittorino Boem (Pd), lo stato di attuazione del progetto, ricostruendo quanto accaduto negli ultimi mesi.

Dopo aver compiuto tutti gli adempimenti finanziari e amministrativi di propria competenza, la Regione ha richiesto l'asseverazione del piano economico e finanziario al soggetto proponente, ricevendo però un diniego motivato dal fatto che le convenzioni per le quali a suo tempo si era impegnato e che aveva sottoscritto, debbano essere imputate al soggetto gestore dell'impianto stesso.

Alla luce del consistente impegno pubblico, corrispondente a 48 milioni di euro, il 67,9% del valore complessivo dell'iniziativa, e fatti ulteriori approfondimenti giuridici che hanno confermato l'impossibilità di mettere in discussione le fideiussioni, l'amministrazione regionale ha quindi avviato un procedimento che implica la revoca della dichiarazione di pubblico interesse con l'obiettivo di giungere alla pronuncia definitiva da parte della società e al tempo stesso verificare l'esistenza di eventuali nuovi investitori.

Non si tratta di un passo indietro - ha ribadito l'assessore Santoro - ma riteniamo che la questione legata all'asseverazione del piano economico finanziario sia cruciale rispetto alla percorribilità dell'emanazione del bando. E' significativo capire ora se e come risponderà il soggetto proponente all'avvio del procedimento di revoca.

All'esposizione dei fatti è seguito il dibattito nel quale il consigliere Riccardi (Fi), alla luce della situazione attuale, ha chiesto se vi sia intenzione da parte della Giunta regionale o della maggioranza di discutere sull'indirizzo politico in ordine alla destinazione delle risorse stanziate, mentre Colautti (AP) ha domandato all'assessore se vi sia un piano alternativo per la vallata e il suo rilancio in termini economici, richiesta già contenuta in una mozione presentata all'esecutivo più di un anno fa. Anche Ciriani (FdI) ha posto l'attenzione sul futuro dell'area nel caso il progetto non dovesse proseguire, Marsilio (Pd) invece ha ripercorso le tappe compiute della Regione ricordando come il progetto sia nato dalla necessità di rilanciare i poli dell'area montana.

Liva (Pd) ha osservato come l'apertura del contenzioso possa essere di tipo risarcitorio a vantaggio dell'amministrazione, Sergo (M5S) ha richiesto la documentazione legata al procedimento di revoca e all'iter seguito dalla Regione negli ultimi mesi, richiesta condivisa dalla consigliera Zilli (LN), che ha auspicato un ulteriore confronto con la Commissione, e da Revelant (AR) che ha ricordato come il territorio interessato versi da anni in una situazione di stallo e di mancato sviluppo.

(immagini tv)