CR: presidente Iacop ricorda ex consigliere Specogna (1)
(ACON) Trieste, 13 dic - AB - In apertura di seduta del
Consiglio regionale, il presidente Franco Iacop ha ricordato l'ex
consigliere e assessore regionale Romano Specogna, venuto a
mancare alcuni giorni fa all'età di 89 anni.
Specogna sedette sui banchi di piazza Oberdan nella III, IV e V
Legislatura. "Con lui - ha detto Iacop - se ne è andato uno dei
protagonisti della ricostruzione del Friuli che contribuirono
alla rinascita di una terra devastata dal sisma, che due decenni
più tardi diventò esempio ineguagliato di rinascita economica e
sociale".
Iscritto alla Democrazia Cristiana sin dal 1953, iniziò il suo
impegno pubblico come amministratore locale di Pulfero, divenne
assessore provinciale di Udine dal 1970 al 1973, capogruppo della
DC nell'Assemblea della Comunità montana delle Valli del Natisone
e sindaco di Pulfero per 10 anni.
Specogna è stato consigliere regionale dal 1973 al 1988; fu
assessore ai lavori pubblici nella terza Giunta Comelli della IV
Legislatura (1982-1983) e venne riconfermato nel primo Esecutivo
Comelli della V legislatura (1983-1984) come assessore alla
ricostruzione, ereditando idealmente il testimone da Adriano
Biasutti in questo referato.
Conclusa l'esperienza regionale, venne nominato presidente di
Autovie Venete, carica che ricoprì dal 1988 al 1995, seguendo con
la passione e l'impegno che lo caratterizzarono le fasi di
consolidamento della Società autostradale regionale.
A volte spigoloso e burbero, ma sempre diretto e leale come sa
essere chi è nato nelle vallate montane del Friuli, Romano
Specogna è stato senza dubbio tra i protagonisti della Democrazia
Cristiana negli anni della prima Repubblica, rappresentando ai
diversi livelli di partito il Friuli orientale.
Legatissimo alle Valli del Natisone, quella di Specogna è la
storia di un uomo che ha voluto fino all'ultimo essere al
servizio esclusivo della sua terra perché il suo impegno politico
e amministrativo corrispondeva essenzialmente alla consapevolezza
di agire per qualcosa di più significativo che poteva fare per la
Comunità regionale.
Durante il suo mandato di assessore alla ricostruzione si
ultimarono i lavori di ricostruzione di Venzone, del duomo di
Gemona, del nuovo ponte di Cividale, il recupero del borgo del
castello di Fontanabona, tutto ciò grazie alla sua concretezza e
al decisionismo nella fissazione dei cronoprogrammi dei cantieri.
"Quello di Specogna - ha evidenziato Iacop - è stato un esempio
di responsabilità sociale che i friulani conoscono bene, perché i
problemi li affrontano e li risolvono con la straordinaria forza
e la dignità che hanno caratterizzato questa terra".
"Dobbiamo riconoscere che la generazione di Romano Specogna ha
rappresentato la politica che non prometteva, ma quella che
ascoltava, che voleva capire, che si ricordava di ogni persona
incontrata".
"Concludo - così Iacop - ricordando il suo forte coinvolgimento
nell'organizzazione delle tante iniziative e attività che sono
state promosse lo scorso anno per ricordare il quarantennale del
terremoto, alle quali non ha mancato di partecipare".
Il presidente ha trasmesso alla moglie e alle figlie le
condoglianze del Consiglio regionale, che ha quindi rispettato un
minuto di raccoglimento.
(segue)