AR: Revelant, la Regione non tutela le comunità montane
(ACON) Trieste, 13 dic - COM/RCM - Dopo Resia, anche
Chiusaforte fronteggia lo spettro dei tagli agli orari di
apertura dello sportello bancario. Annuncio un'interrogazione
urgente in Consiglio regionale per scongiurare questo rischio e
garantire il massimo appoggio alla comunità locale.
Così Roberto Revelant, consigliere di Autonomia Responsabile,
nell'esprimere sconcerto "per un'eventualità che costituirebbe
l'ennesima batosta per il territorio. Mesi fa, il vicepresidente
Sergio Bolzonello aveva garantito che Chiusaforte avrebbe
mantenuto la piena operatività dei servizi bancari, anche per
supplire alla riduzione dell'orario dello sportello di Resia.
Penalizzare anche Chiusaforte, che vedrebbe lo sportello bancario
passare da cinque aperture settimanali, mattina e pomeriggio, a
due part time (le mattine di martedì e giovedì) significa mettere
in estrema difficoltà i residenti, le aziende artigianali e
commerciali dei Comuni di Chiusaforte e Resia, ma anche di Dogna,
Pontebba, Resiutta e Moggio Udinese, costretti a lunghe code o ad
andare in trasferta anche per le operazioni più semplici".
Revelant chiede, quindi, alla Giunta regionale come intenda
arrestare l'emorragia di servizi e di popolazione che registra la
montagna, dove "l'offerta del trasporto pubblico è lontana dal
potersi considerare adeguata. In campagna elettorale la
presidente Serracchiani aveva promesso impegni e risultati per la
montagna. A conti fatti ha tradito la fiducia e disatteso le
aspettative. Totalmente assente un politica strutturale: basti
pensare alla vicenda del tribunale di Tolmezzo, al progetto
Pramollo, ai fondi per l'agricoltura, fino all'idroelettrico.
Fallimentari le scelte su sistema scolastico, politiche per la
famiglia, imbarazzante la situazione della connettività con la
rete Internet. Nella prossima campagna elettorale, auspico ci
siano meno chiacchiere e più progetti seri".