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AR: Revelant, la Regione non tutela le comunità montane

13.12.2017
14:00
(ACON) Trieste, 13 dic - COM/RCM - Dopo Resia, anche Chiusaforte fronteggia lo spettro dei tagli agli orari di apertura dello sportello bancario. Annuncio un'interrogazione urgente in Consiglio regionale per scongiurare questo rischio e garantire il massimo appoggio alla comunità locale.

Così Roberto Revelant, consigliere di Autonomia Responsabile, nell'esprimere sconcerto "per un'eventualità che costituirebbe l'ennesima batosta per il territorio. Mesi fa, il vicepresidente Sergio Bolzonello aveva garantito che Chiusaforte avrebbe mantenuto la piena operatività dei servizi bancari, anche per supplire alla riduzione dell'orario dello sportello di Resia. Penalizzare anche Chiusaforte, che vedrebbe lo sportello bancario passare da cinque aperture settimanali, mattina e pomeriggio, a due part time (le mattine di martedì e giovedì) significa mettere in estrema difficoltà i residenti, le aziende artigianali e commerciali dei Comuni di Chiusaforte e Resia, ma anche di Dogna, Pontebba, Resiutta e Moggio Udinese, costretti a lunghe code o ad andare in trasferta anche per le operazioni più semplici".

Revelant chiede, quindi, alla Giunta regionale come intenda arrestare l'emorragia di servizi e di popolazione che registra la montagna, dove "l'offerta del trasporto pubblico è lontana dal potersi considerare adeguata. In campagna elettorale la presidente Serracchiani aveva promesso impegni e risultati per la montagna. A conti fatti ha tradito la fiducia e disatteso le aspettative. Totalmente assente un politica strutturale: basti pensare alla vicenda del tribunale di Tolmezzo, al progetto Pramollo, ai fondi per l'agricoltura, fino all'idroelettrico. Fallimentari le scelte su sistema scolastico, politiche per la famiglia, imbarazzante la situazione della connettività con la rete Internet. Nella prossima campagna elettorale, auspico ci siano meno chiacchiere e più progetti seri".