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Vitalizi: Iacop, proroga riduzione sarebbe incostituzionale

13.12.2017
16:52
(ACON) Trieste, 13 dic - COM/CMC - "La legge mediante la quale abbiamo operato la riduzione dei vitalizi in godimento, fissando in 3 anni la temporalità entro cui si effettuava la riduzione del trattamento, termina i suoi effetti con il 30 giugno 2018. Quindi tecnicamente sul bilancio regionale siamo obbligati a riportare dal 1° luglio l'ammontare dei vitalizi al loro valore precedente alla riduzione".

Così il Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Franco Iacop spiega il funzionamento della legge che introduce per gli ex consiglieri regionali il versamento di un contributo di solidarietà pari massimo al 15% sull'ammontare dei vitalizi.

"La riduzione è stata una misura ulteriore - continua Iacop - rispetto alla norma generale che abbiamo approvato a inizio legislatura, che ha determinato invece l'abrogazione dei vitalizi per gli attuali consiglieri. Quindi le misure attuate sui vitalizi sono due: l'abrogazione dei vitalizi per gli attuali consiglieri in carica e la riduzione, come concordato sul livello nazionale, per quelli già in godimento. Su questa seconda misura, tra l'altro, abbiamo aperto un contenzioso rilevante con una parte di coloro che hanno subito la riduzione (52 ricorsi) avverso proprio alla riduzione. Contro questi ricorsi noi stiamo resistendo in tribunale, ma senza aver ancora ottenuto nessuna sentenza rispetto alla procedura".

Iacop ha ricordato che "la natura stessa del provvedimento ha avuto più pronunciamenti da parte della Suprema Corte o anche della Cassazione. E in tutti è stato rimarcato che il principio cui deve ispirarsi una riduzione sul godimento, cioè su diritti reali che sono esercitati, deve rientrare nella categoria del prelievo sostenibile e proporzionale e la misura dev'essere contingente, straordinaria e individuale. Quindi è necessario che allo scadere di questa norma il Consiglio regionale, se ritiene, approvi una nuova norma in cui siano specificati questi contenuti. Non è giuridicamente sostenibile una ipotesi di proroga della legge in essere che andrebbe incontro ad un sicuro giudizio di incostituzionalità e - conclude il presidente del Consiglio - darebbe ancor di più l'opportunità ai ricorrenti di vederne annullare l'efficacia".