Citt: Gregoris, si vada verso unica Camera di commercio regionale
(ACON) Trieste, 13 dic - COM/AB - Il Gruppo consiliare
regionale dei Cittadini prende atto con soddisfazione della
decisione depositata oggi dalla Corte costituzionale che ha
dichiarato l'illegittimità costituzionale del Decreto legislativo
di attuazione della delega per il riordino delle Camere di
commercio, nella parte in cui stabilisce che il Decreto del
ministro dello Sviluppo economico sia adottato "sentita la
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni",
anziché previa intesa.
"Da mesi - sottolinea il consigliere regionale dei Cittadini,
Gino Gregoris - sosteniamo con convinzione che il disegno di
accorpamento delle Camere di commercio regionali, calato
dall'alto da Roma senza essere concordato con la nostra Regione,
era viziato da un'evidente incostituzionalità. L'area pordenonese
non sarà dunque illegittimamente privata dell'ente che
rappresenta le categorie economiche e costretta a un matrimonio
forzato con Udine. Bene avrebbe fatto la Giunta regionale ad
ascoltare le ragioni che noi Cittadini avevamo più volte
sollecitato, sostenendo questa posizione sia in sede di
Conferenza Stato-Regioni sia costituendosi nel ricorso proposto
dalla Camera di Commercio di Pordenone, basato sulle ragioni che
oggi la Corte costituzionale ha condiviso".
"Soltanto i Cittadini, nell'ambito dell'attuale maggioranza,
avevano denunciato l'ingiustificata inerzia della Regione,
politicamente inaccettabile e formalmente basata su un sommario
parere dell'ufficio legale regionale. A questo punto - ha
concluso Gregoris - si riapre la partita per giungere alla
creazione di un'unica Camera di commercio regionale, soluzione
che i Cittadini hanno da sempre considerato la migliore per
contare di più nel contesto produttivo del Nordest".