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FI: Novelli, case Ater a stranieri, la realtà ha dati ben diversi

15.12.2017
14:20
(ACON) Trieste, 15 dic - COM/MPB - "Ma quale nessun aumento degli stranieri nelle assegnazioni Ater. Solo nella provincia di Udine i nuovi inquilini che occupano le case Ater sono il 48%, quasi 1 su 2. I casi sono due: o l'assessore Santoro aveva i dati sbagliati, o vi è un preciso intento di mistificare la realtà. E' una sproporzione non accettabile, visto che gli stranieri in FVG sono circa il 9% della popolazione".

Ad affermarlo il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli dopo le dichiarazioni dell'assessore Santoro in occasione della presentazione del bilancio sociale 2016 delle Ater.

"Dal bilancio sociale - rileva Novelli - emerge un quadro diverso rispetto a quello presentato dall'assessore Santoro. Prendendo, ad esempio, la provincia di Udine, vediamo che nel 2015 la percentuale di nuovi inquilini stranieri era del 35% (33% extracomunitari e 2% comunitari), mentre nel 2016 siamo passati al 48%. Un aumento di 13 punti percentuali. Ma non solo. Sul totale degli inquilini, prendendo lo storico che parte dagli anni Sessanta, sempre a Udine, si è passati dal 17% di stranieri del 2015 al 19,5% nel 2016, quindi proporzionalmente un aumento di quasi il 15%.

"Con i requisiti di accesso attualmente in vigore - prosegue l'esponente di Forza Italia - risulta difficilissimo per un cittadino italiano arrivare nelle graduatorie per ottenere un alloggio popolare. Gli stranieri hanno, infatti, un Isee inferiore e fanno più figli. Il problema dell'emergenza abitativa permane, così, per molti cittadini italiani. Penso ad esempio alle numerosissime coppie di giovani italiani che, senza la casa, non possono costruirsi una famiglia e fare figli, ma anche a persone non più giovani.

"Per questo ho presentato un emendamento in Finanziaria (bocciato dalla maggioranza) per evidenziare un problema che la Giunta nega, che aggiunge tra i requisiti per accedere agli alloggi di edilizia sovvenzionata la presenza nel nucleo familiare di soggetti che abbiano versato contributi da lavoro allo Stato italiano in maniera continuativa, come accade anche in altre regioni.

"L'emendamento non va certo contro i disoccupati o i precari, come ha cercato di strumentalizzare in Aula la maggioranza: chiunque nella propria vita abbia versato con un minimo di continuità contributi, anche se al momento disoccupato, si vedrebbe, infatti, riconosciuto il titolo di preferenza rispetto alla popolazione immigrata stanziata nel nostro territorio e che non ha mai lavorato.

"La maggioranza ovviamente ha voluto strumentalizzare la nostra proposta. Il dato di fatto è, invece, che loro assegnano quasi il 50% degli alloggi agli stranieri.

"E' ora di smetterla - conclude Novelli - di assegnare la stragrande maggioranza delle case pubbliche, costruite con i soldi delle tasse versate dai nostri nonni in decenni di sacrifici lavorativi, a chi non è italiano e non ha contribuito alla crescita economica del nostro Paese".