M5S: Sergo, Crac Coop, Pd boccia prop. Fondo ristoro finanziario
(ACON) Trieste, 16 dic - COM/MPB - "Il Partito democratico in
Friuli Venezia Giulia boccia il "Fondo di ristoro finanziario"
per i soci ed i prestatori delle cooperative che abbiamo
presentato durante la discussione della legge di stabilità. Ecco
come, nel concreto, l'Esecutivo e la maggioranza di
centrosinistra si preoccupano dei cittadini che non si vedono
tutelare il risparmio, un diritto costituzionalmente garantito".
Cristian Sergo, capogruppo del M5S in Consiglio regionale,
commenta con amarezza la decisione di rigettare l'ennesima
proposta di buon senso elaborata dai consiglieri pentastellati.
"Quello che non si comprende - spiega il consigliere del M5S - è
che questa proposta, facendo seguito a tutti gli interventi già
posti in essere per venire incontro ai soci e ai prestatori delle
cooperative, i cui vertici sono stati indagati dalle Procure
della nostra Regione, è stata proposta a seguito della recente
approvazione di un emendamento che istituisce analogo "Fondo di
ristoro" per i soci delle banche venete presentato dai senatori
del Partito democratico nella legge di stabilità nazionale. La
parola ristoro non ci piaceva, avremmo preferito risarcimento, ma
l'abbiamo lasciata per far capire ai consiglieri regionali che
stavamo parlando dello stesso meccanismo, con le stesse modalità.
"Evidentemente - aggiunge Sergo - continua l'avversione del Pd
locale verso chi ha creduto nelle cooperative di consumo come
Cooperative Operaie di Trieste e CoopCa di Tolmezzo. Quando si
trattava di difendere i risparmiatori, la Giunta regionale
considerava il prestito sociale un investimento a rischio, ora
che c'è da equiparare i soci delle cooperative agli
obbligazionisti delle banche, il Pd tutela il risparmio di chi ha
creduto negli istituti di credito, sottoposti alla vigilanza di
Consob e Bankitalia e non di chi ha prestato i propri soldi alle
coop, sottoposte alla vigilanza della Regione Friuli Venezia
Giulia.
"L'ennesimo controsenso - afferma Sergo - l'ennesimo caso di
incoerenza tra quanto votato in Consiglio Regionale e quanto
approvato in Parlamento, come se consiglieri, deputati e senatori
facessero parte di partiti politici diversi. E soprattutto, se
verranno confermate le pesanti accuse di "abusiva attività di
raccolta del risparmio", non c'è alcuna motivazione per cui si
possano considerare differenti le due situazioni, ma per il Pd si
può fare questo e altro.
"Per le coperture del Fondo - conclude Sergo - abbiamo puntato
sui risparmi che porteranno alle casse della Regione dal prossimo
anno le modifiche alla legge sullo sconto carburanti apportate
dall'assessore Vito in legge di stabilità. Sia per gli incentivi
per chi acquisterà auto ibride ed elettriche dal 2018, sia perché
dal 2019 verrà tolto o dimezzato il contributo per chi acquista o
possiede auto benzina o diesel comprate qualche anno fa".