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M5S: Sergo, Crac Coop, Pd boccia prop. Fondo ristoro finanziario

16.12.2017
19:8
(ACON) Trieste, 16 dic - COM/MPB - "Il Partito democratico in Friuli Venezia Giulia boccia il "Fondo di ristoro finanziario" per i soci ed i prestatori delle cooperative che abbiamo presentato durante la discussione della legge di stabilità. Ecco come, nel concreto, l'Esecutivo e la maggioranza di centrosinistra si preoccupano dei cittadini che non si vedono tutelare il risparmio, un diritto costituzionalmente garantito". Cristian Sergo, capogruppo del M5S in Consiglio regionale, commenta con amarezza la decisione di rigettare l'ennesima proposta di buon senso elaborata dai consiglieri pentastellati.

"Quello che non si comprende - spiega il consigliere del M5S - è che questa proposta, facendo seguito a tutti gli interventi già posti in essere per venire incontro ai soci e ai prestatori delle cooperative, i cui vertici sono stati indagati dalle Procure della nostra Regione, è stata proposta a seguito della recente approvazione di un emendamento che istituisce analogo "Fondo di ristoro" per i soci delle banche venete presentato dai senatori del Partito democratico nella legge di stabilità nazionale. La parola ristoro non ci piaceva, avremmo preferito risarcimento, ma l'abbiamo lasciata per far capire ai consiglieri regionali che stavamo parlando dello stesso meccanismo, con le stesse modalità.

"Evidentemente - aggiunge Sergo - continua l'avversione del Pd locale verso chi ha creduto nelle cooperative di consumo come Cooperative Operaie di Trieste e CoopCa di Tolmezzo. Quando si trattava di difendere i risparmiatori, la Giunta regionale considerava il prestito sociale un investimento a rischio, ora che c'è da equiparare i soci delle cooperative agli obbligazionisti delle banche, il Pd tutela il risparmio di chi ha creduto negli istituti di credito, sottoposti alla vigilanza di Consob e Bankitalia e non di chi ha prestato i propri soldi alle coop, sottoposte alla vigilanza della Regione Friuli Venezia Giulia.

"L'ennesimo controsenso - afferma Sergo - l'ennesimo caso di incoerenza tra quanto votato in Consiglio Regionale e quanto approvato in Parlamento, come se consiglieri, deputati e senatori facessero parte di partiti politici diversi. E soprattutto, se verranno confermate le pesanti accuse di "abusiva attività di raccolta del risparmio", non c'è alcuna motivazione per cui si possano considerare differenti le due situazioni, ma per il Pd si può fare questo e altro.

"Per le coperture del Fondo - conclude Sergo - abbiamo puntato sui risparmi che porteranno alle casse della Regione dal prossimo anno le modifiche alla legge sullo sconto carburanti apportate dall'assessore Vito in legge di stabilità. Sia per gli incentivi per chi acquisterà auto ibride ed elettriche dal 2018, sia perché dal 2019 verrà tolto o dimezzato il contributo per chi acquista o possiede auto benzina o diesel comprate qualche anno fa".