M5S: Frattolin, gestione rifiuti, indennizzi non a tutti i comuni
(ACON) Trieste, 21 dic - COM/AB - Il recentissimo disegno di
legge sulla gestione dei rifiuti nel Friuli Venezia Giulia in
origine prevedeva che fossero indennizzati quei comuni sul cui
territorio fossero presenti discariche, impianti di recupero
energetico di rifiuti legati a inceneritori e cementifici,
impianti che utilizzino rifiuti per produrre ammendante
compostato misto o che effettuino la digestione anaerobica di
rifiuti. Una norma equa, che doveva essere rispettata da tutte
queste realtà particolarmente inquinanti. Meglio, da quasi tutte.
Il Partito democratico, durante la discussione sulla legge di
stabilità, ha proposto in fretta e furia una modifica alla norma
regionale: niente indennizzo per quelle realtà in possesso di
certificazione ambientale Iso 14001 e per quelle che risultano
registrate ai sensi del regolamento CE 1221/2009. Modifica che è
stata caldeggiata dalla Giunta Serracchiani, in particolare
dall'assessore Bolzonello, e subito accolta da quasi tutta la
maggioranza di centrosinistra.
"Un piccolo emendamento che dimostra quanto chi governa in Friuli
Venezia Giulia sia totalmente sottomesso alla grande industria -
attacca la consigliera regionale del M5S Eleonora Frattolin -.
Grazie a questa modifica, impianti come l'inceneritore di Trieste
o la Bioman, tanto per fare qualche esempio, non saranno più
costrette a versare gli indennizzi ai comuni di Trieste e
Maniago. Oltre al danno (economico) c'è pure la beffa - aggiunge
la portavoce pentastellata -. Come abbiamo scoperto dalla
risposta ricevuta in Aula a una nostra interrogazione, a pagare
nella nostra regione saranno solo 17 impianti e 14 di questi sono
insediati nel Distretto del mobile di Pordenone, che da tempo
vive un periodo di forte crisi. Realtà che operano a Prata,
Pasiano, Brugnera costrette a versare all'anno indennizzi
cospicui".
"Proprio un bel lavoro quello portato a termine dall'assessore
Bolzonello, che si vanta di essere espressione di quel territorio
e che aspira a guidare l'intero Friuli Venezia Giulia. I grandi
impianti che inquinano pesantemente non devono riconoscere nulla
ai comuni che li ospitano, mentre il settore del mobile è
costretto a pagare un conto salato".